Siamo interessati all’acquisto e alla vendita di importanti opere del pittore Corrado Cagli. Forniamo stime e valutazioni e informiamo su quotazioni, prezzi e valori.
La Galleria d’arte Ponti seleziona e tratta quadri dell’artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo prezzi, quotazioni e valori attuali di mercato.
Se siete interessati ad ACQUISTARE o VENDERE opere dell’artista, contattateci subito.
Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere:
Inviateci una foto frontale del quadro, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le dimensioni dell’opera. Informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità.
Se desiderate acquistare opere del pittore:
Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della galleria d’arte.
Potete sfruttare il nostro modulo di contatto
In alternativa potete scriverci tramite WhatsApp al seguente numero: (+39) 3205747749
ELENCO DEGLI ARTISTI TRATTATI DALLA GALLERIA D’ARTE
Corrado Cagli VENDITA, ARCHIVIO, VALUTAZIONI, QUOTAZIONI OPERE E QUADRI
Vuoi vendere un’opera dell’artista? Vuoi ottenere una stima o una valutazioni gratuita? Sei interessato ad ottenere prezzi e quotazioni in tempo reale?
Valutazioni opere di Corrado Cagli
Opere su tela di piccole dimensioni possono valere dai 500 ai 2.000 euro
Se di medie dimensioni dai 1.500 ai 3.000.
Opere di grandi misure, invece, dai 4.000 euro a salire.
Opere su carta, invece, possono valere dai 300 ai 2.000 euro, a seconda della tecnica, delle misure e della qualità dell’opera.
Biografia
Il primo periodo nella Capitale Corrado Cagli nasce ad Ancona il 23 febbraio 1910, figlio di Alfredo e Ada Della Pergola. Cinque anni più tardi, si trasferisce con la famiglia a Roma, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti dopo aver completato gli studi classici.
Già nel 1925-1926, Cagli realizza le copertine e alcune pagine interne de “La Croce Rossa Italiana Giovanile”, rivista per le scuole primarie e secondarie italiane. Nel 1927, dipinge una tempera per il soffitto di un club in via Sistina, opera poi distrutta, mentre nella primavera dell’anno successivo debutta con un lavoro artigianale, un cofano “del focolare” alla XCIV Esposizione di Belle Arti della Società Amatori e Cultori di Belle Arti a Roma. Sempre nel 1928, realizza un murale a “tempera magra” per il salone teatrale del gruppo rionale Campo Marzio – Trevi – Colonna del PNF, in via del Vantaggio a Roma. Di quest’opera, ormai perduta, resta soltanto una testimonianza di Dario Sabatello che ne descrive i temi: “Sono scene di vita nei campi, nelle officine, nelle palestre; plastiche e sincere e sentite”.
A Umbertide Nel 1929, comincia a lavorare nella fabbrica di ceramiche d’arte Rometti a Umbertide, una famiglia di rilevanza anche per la storia politica italiana con l’esilio di Clòtide in Francia. L’anno seguente, Corrado Cagli viene nominato direttore artistico della manifattura per la produzione di ceramiche. Nello stesso anno, sempre ad Umbertide, presso la casa Mavarelli-Reggiani, realizza un affresco di 60 metri sul tema della Battaglia del grano, diviso in dodici riquadri che adornano le pareti della sala.
Cagli e i giovani pittori romani Nell’aprile del 1932, Cagli inaugura una mostra personale con Adriana Pincherle alla Galleria di Roma, diretta da Pier Maria Bardi, esponendo La Fortuna e diversi ritratti – tra cui il Ritratto di Sclavi e Igino – studi, disegni, alcune ceramiche e la scultura Ritratto di Serena. Successivamente, fonda insieme a Giuseppe Capogrossi ed Emanuele Cavalli il Gruppo dei Nuovi Pittori Romani. Alla fine dell’anno, ha già decorato alcune pareti alla Mostra romana dell’Edilizia ed eseguito Preparativi alla guerra (una tempera all’uovo su muro di 30 metri quadri) nel vestibolo della V Triennale di Milano. Inoltre, su invito della Commissione Archeologica di Salerno, compie un viaggio a Paestum, visitando probabilmente anche Napoli e Pompei. Questo viaggio, durante il quale dipinge e disegna, sarà cruciale per la sua comprensione della pittura pompeiana.
A Parigi
Nel dicembre 1933, Cagli si trasferisce a Parigi dove espone insieme a Capogrossi, Cavalli e Sclavi alla Galerie Jacques Bonjean. Organizzata dal conte Emmanuele Sarmiento, la mostra è presentata in catalogo dal critico Waldemar George che raggruppa i quattro giovani artisti sotto l’etichetta di Scuola di Roma. Cagli espone Ritratto del pittore Prieto, Edipo, La colomba, Natura morta, Composizione. La mostra riceve numerose recensioni, sia in Italia sia in Francia.
Di nuovo nella Capitale
Nel febbraio del 1935, al Palazzo delle Esposizioni di Roma, si tiene la II Quadriennale d’arte nazionale, curata da C.E. Oppo. Cagli espone quattro pannelli murali asportabili per la rotonda allestita da Piero Aschieri. I pannelli, alti quasi 4 metri, raffigurano il tema della bonifica dell’Agro Pontino (sono costituiti da una Protasi e da tre Cronache del tempo). Presenta inoltre un considerevole numero di opere: La Romana, Il neofita, Il Palatino, Ritratto di Afro, L’Angelica, I Sabaudesi, La notte di San Giovanni, I neofiti, Composizione, Battaglia, Sette pennelli e sei disegni. Viene premiato con 10.000 lire.
Tra il 1932 e il 1933, gli viene commissionata la decorazione policroma eseguita su vetro di Venezia per la fontana dello Zodiaco a Terni, danneggiata nell’ultimo conflitto mondiale.
Gli viene assegnato l’incarico di realizzare due dipinti murali per l’edificio di Castel De’Cesari (odierna Accademia Nazionale di Danza) di Roma, ristrutturato dall’architetto razionalista Gaetano Minnucci come sede dell’Opera Nazionale Balilla. Uno dei due murali raffigura La corsa dei barberi, rievocazione della celebre corsa dei cavalli bradi attraverso il Corso fino a Piazza del Popolo. Il ministro dell’Educazione Renato Ricci ordina la distruzione degli affreschi, a seguito della censura per inadeguatezza tematica. Nascosto da una falsa parete, costruita dallo stesso Cagli, verrà preservato il dipinto murale situato nella biblioteca, portato allo scoperto nel 1945 su iniziativa di Mirko e Afro Basaldella.
Il 1935 è un anno importante per il giovane artista, poiché tra aprile e maggio tiene una prima personale di cinquanta disegni alla Galleria La Cometa della Contessa Anna Laetitia (Mimi) Pecci Blunt, diretta da Libero De Libero e dallo stesso Cagli, inaugurata in quella occasione. La galleria svolgerà fino al 1938, in gran parte anche grazie all’influsso di Cagli, un’importante opera di diffusione culturale di taglio antinovecentista. Il catalogo contiene uno scritto di Massimo Bontempelli, zio di Cagli, sul disegno.
Nel 1936 si inaugura al Palazzo dell’Arte a Milano, la VI Triennale Internazionale. Cagli presenta sulla parete di fondo della sala delle Priorità Italiche, realizzata dal gruppo BBPR, un grande dipinto, 6×6 metri, a tempera encaustica su tavola tamburata, La battaglia di San Martino e Solferino. Del grande murale, realizzato in pannelli distinti nello studio romano e poi montato soltanto a Milano, non esistono cartoni o disegni d’insieme, ma solamente un bozzetto realizzato per la presentazione.
Il 26 maggio 1937 viene inaugurata l’“Exposition Internationale des Arts et des Techniques” a Parigi. Cagli, aiutato da Afro Basaldella, suo collaboratore, realizza una serie di grandi dipinti (circa 200 m lineari) a tempera encaustica su tavola tamburata per la decorazione del vestibolo del padiglione italiano. I dipinti raffigurano immagini monumentali di Roma e ritratti dei grandi italiani dall’epoca romana al Risorgimento.
Nel 1948 fa ritorno definitivo in Italia e si insedia in uno studio a via del Circo Massimo.
La stabilità e la quiete gli consentono di continuare la sua ricerca pittorica analitica e di partecipare a mostre sia in patria che all’estero. Attorno a lui si radunano numerosi artisti tra cui Mirko Basaldella, Capogrossi, Alberto Burri, Renato Guttuso.
Negli anni 1949-1950, contribuisce alla formazione della significativa collezione Verzocchi, incentrata sul tema del lavoro, inviando un autoritratto, Il vasaio; oggi la Collezione è custodita nella Pinacoteca Civica di Forlì.
Tra la fine degli anni ’50 e l’inizio dei ’60, viene incaricato, insieme ad altri artisti, di decorare la nave Leonardo da Vinci. Cagli contribuisce allestendo alcune parti della nave con i progetti di Leonardo da Vinci (come il volo degli uccelli, ecc…) e con sei arazzi realizzati con l’aiuto dell’Arazzeria Scassa di Asti.
Nel 1963-64 espone alla mostra Peintures italiennes d’aujourd’hui, organizzata in Medioriente e in Nordafrica.
All’inizio degli anni ’70 realizza il murale per il Museo Monumento al Deportato Politico e Razziale di Carpi (Modena): l’opera raffigura il corpo senza vita di un deportato nudo accanto alla recinzione del campo. Il filo spinato originale sotto il grafico di Cagli richiama il visitatore al significato simbolico di oppressione e privazione della libertà, simboleggiando il sistema dei campi. Oggi il filo spinato è universalmente riconosciuto come emblema della violenza contro l’umanità.
Non abbandona comunque l’attività di scenografo e costumista, partecipando a numerose rappresentazioni teatrali come: Tancredi di Rossini, del 1952; Macbeth di Bloch, del 1960; Estri di Petrassi, del 1968; Persephone di Stravinsky, del 1970; Agnese di Hohenstaufen di Spontini, del 1974; Missa Brevis di Stravinsky, del 1975.
Muore nella sua dimora all’Aventino a Roma il 28 marzo 1976.
Mostre ed esposizioni di Corrado Cagli
ttraverso decenni di dedizione e creatività senza pari, Cagli ha diffuso la sua genialità in esposizioni di portata internazionale, lasciando un’impronta indelebile in ogni luogo che ha avuto la fortuna di ospitare le sue opere. Dall’esordio nel 1932 alla sontuosa retrospettiva del 2019-2020 a Roma, Palazzo Cipolla, il suo lavoro ha catturato l’attenzione e l’ammirazione di critici, collezionisti e appassionati di arte in tutto il mondo.
Nel corso degli anni, ha illuminato le sale di prestigiose gallerie e spazi espositivi in numerose città, da Roma a Parigi, da New York a Tokyo. I suoi dipinti, disegni e sculture hanno solcato terre lontane, abbellendo le pareti di luoghi iconici come il Palazzo delle Esposizioni a Roma, il Wadsworth Atheneum a Hartford, il Palazzo Strozzi a Firenze e molti altri.
Ogni mostra, ogni esposizione è stata una testimonianza della sua straordinaria versatilità e della capacità di evolversi nel corso del tempo, dalla sua prima apparizione nel 1932 fino alle esposizioni più recenti che hanno esplorato la sua eredità e il suo influsso duraturo.
La sua capacità di trasformare concetti e idee in opere d’arte vibranti e significative ha costantemente affascinato e ispirato generazioni di artisti e spettatori, lasciando un’impronta indelebile nella storia dell’arte contemporanea.
VENDITA DELLE OPERE DI CORRADO CAGLI, STIME E ACQUISTI
Per quanto riguarda la vendita dei quadri realizzati dal rinomato artista, si consiglia di contattare un’operatore di mercato al fine di studiare l’opera, capirne e giustificarne l’autenticità ed evitare qualsiasi tipo di problematica.
Affidarsi ad un operatore professionale vi semplificherà ogni procedura e massimizzerà il profitto che realizzerete dalla vendita dell’opera.
OPERE IN ESPOSIZIONE PERMANENTE DI CORRADO CAGLI
Nelle sale della Galleria degli Uffizi a Firenze possiamo ammirare la grandezza della “Battaglia di San Martino e Solferino”, un capolavoro intriso di maestria e profondità che trasporta chiunque lo contempli in un vortice di emozioni e storia.
Attraverso le opere come “La Regola”, esposte nella Galleria Provinciale di Arte Moderna e Contemporanea di Messina e nel MAGI ‘900 di Pieve di Cento, Cagli ci incanta con la sua visione unica, catturando l’essenza della creatività e dell’innovazione.
Nei meandri dei musei sparsi per il mondo, da New York a Mosca, da San Paolo a Johannesburg, le creazioni di Cagli trovano dimora. Le pareti del Museum of Modern Art di New York e del Museo Puskin di Mosca custodiscono con reverenza la sua arte, mentre il Rembrandt Art Center di Johannesburg e il Museo d’Arte Moderna di Eilat in Israele accolgono le sue opere con ammirazione.
E ancora, la Galleria Civica d’Arte Moderna di Roma, la Pinacoteca Comunale di Asti e il Museo Novecento di Firenze sono soltanto alcune delle sedi che hanno la fortuna di esporre i capolavori di Cagli, omaggiando così la sua genialità e la sua incantevole tavolozza artistica.
La sua eredità abbraccia musei, gallerie e istituzioni in tutto il mondo, da Città del Vaticano a Palermo, da Ancona a Udine, da Latina a Marsala. Ogni luogo che ospita le sue opere diventa un santuario della creatività e dell’arte, un luogo dove il tempo si ferma e le emozioni prendono vita.
In questo spazio di condivisione e ammirazione, onoriamo il suo contributo immortale alla cultura artistica mondiale e ci impegniamo a preservare e promuovere il suo lascito per le generazioni future.
PRODUZIONE ARTISTICA E ARCHIVIO DI CORRADO CAGLI
Corrado Cagli, uno dei grandi maestri del Novecento, ha lasciato un’impronta indelebile nell’arte contemporanea. Il suo percorso pittorico, un viaggio attraverso le epoche e gli stili, è stato un’odissea creativa senza pari. Iniziando con la pittura figurativa, ha gettato le basi della sua maestria, per poi esplorare ogni sfumatura dell’espressione artistica.
La sua carriera è stata una sinfonia di sperimentazione, una ricerca incessante di nuove vie espressive. Dalle forme definite del figurativo, ha abbracciato le possibilità dell’astratto, creando opere che sfidavano i confini della percezione e della forma. Maestoso è stato il suo ritorno alla pittura decorativa negli ultimi anni della sua vita, un’incarnazione magistrale del suo genio poliedrico.
Egli non solo ha influenzato il corso della pittura moderna con la sua ricerca e la sua continua evoluzione artistica, ma ha anche condiviso il suo sapere e la sua ispirazione con gli artisti che lo circondavano. La sua influenza si estende ben oltre i confini della sua arte personale: ha plasmato e nutrito le menti e le tavolozze dei più grandi pittori del Novecento.
Il suo contributo non è stato solo un meraviglioso arsenale di opere artistiche, ma anche un faro guida per chiunque abbracci l’arte. L’eredità di Cagli risplende non solo nelle sue tele, ma anche nel DNA creativo dei suoi allievi, nelle menti brillanti che ha toccato e nelle opere dei suoi contemporanei, confermandolo come un pilastro insigne della pittura moderna.
ELENCO DEGLI ARTISTI DI MAGGIORE INTERESSE DELLA GALLERIA: