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ELENCO DEGLI ARTISTI TRATTATI DALLA GALLERIA D’ARTE
Roberto Crippa VENDITA, ARCHIVIO, VALUTAZIONI, QUOTAZIONI OPERE E QUADRI
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Valutazioni e valore opere di Roberto Crippa
Quanto vale un’opera di Roberto Crippa?
Opere su tela o tavola possono valere dai 1.500 ai 15.000 euro
Opere su carta, invece, possono valere dai 300 ai 2.000 euro, a seconda della tecnica, delle misure e della qualità dell’opera.
Biografia
Dopo aver iniziato a dipingere nel 1945, con uno stile figurativo e influenze cubiste vicine a Picasso, si unì al movimento spazialista insieme a Lucio Fontana, Gian Carozzi, Giorgio Kaisserlian, Beniamino Joppolo, Milena Milani, Sergio Dangelo, Carlo Cardazzo, e Cesare Peverelli.
Terminato il corso di studi all’Accademia di Brera nel 1947/1948, dove incontrò Aldo Carpi, Carlo Carrà e Achille Funi, partecipò l’anno successivo alla Biennale di Venezia e espose alla Triennale di Milano. Fu presente nuovamente alla Biennale nel 1950, 1954 e 1956 e nel 1950 espose a Trieste in una collettiva intitolata Arte spaziale.
Grazie all’amicizia con Lucio Fontana, Crippa firmò il terzo “Manifesto dello Spazialismo” (Proposta di un regolamento) nel 1950 e partecipò al “Manifesto dell’Arte Spaziale” nel 1951.
Nei primi anni cinquanta, l’arte di Crippa si focalizzò su serie di dipinti chiamati Spirali, caratterizzati da forme geometriche e astratte: con gesti quasi circolari, ma mai perfettamente tondi, creava spazi complessi, da cui si sprigionavano raggi che sembravano uscire dalla superficie della tela, seguendo i principi del manifesto spazialista.
La sua fama si diffuse anche all’estero e Crippa raggiunse New York, dove conobbe i surrealisti Max Ernst, Victor Brauner e Yves Tanguy, esponendo alla galleria di Alexander Iolas.
Le Spirali cambiarono progressivamente, diventando più dense, incisive e intricate, evolvendo in forme chiamate Totem tra il 1954 e il 1956. Nel 1955, iniziò a produrre opere polimateriche, esponendole in una mostra personale presso la galleria del Naviglio di Milano. L’anno successivo, sviluppò ulteriormente questa ispirazione creando opere in ferro, bronzo e acciaio ispirate al simbolismo primitivo, partecipando così alla Biennale del 1958.
Nel 1960, la sperimentazione con materiali originali portò alla creazione di opere in amianto, sughero, carta di giornale e velina, unite a diversi materiali e colori. Queste opere furono esposte in mostre itineranti in Giappone, negli Stati Uniti e in Australia.
Nel 1962 fu coinvolto in un incidente aereo, causato dalla sua passione per l’acrobazia aerea, che lo costrinse su una sedia a rotelle per quasi un anno. Nonostante questo, partecipò a diverse mostre in Europa e negli Stati Uniti con i suoi dipinti.
In questo periodo, Crippa passò a dipingere paesaggi (Landscape), utilizzando la tecnica polimaterica e uno stile astratto. Realizzò anche le amiantiti, non-dipinti creati con sottili fogli di amianto applicati su tavole incise.
Nel 1967, lo Stato della Rhodesia emise un francobollo in onore di Crippa; l’anno seguente, dopo essersi pienamente ripreso, partecipò alle Biennali di Venezia e Mentone.
Negli anni Settanta, Crippa si dedicò anche all’arte postale (mail art). Una delle sue cartoline, indirizzata a Eraldo Di Vita a Milano, fu pubblicata nella sua monografia.
Nel 1972, durante un volo di preparazione ai Campionati Mondiali, l’aereo di Crippa precipitò nei pressi dell’aeroporto di Bresso, causando la morte dell’artista e del suo allievo Piero Crespi.
Crippa è sepolto presso il Cimitero Monumentale di Milano, in una tomba da lui stesso progettata e sovrastata da una sua scultura.
VENDITA DELLE OPERE DI ROBERTO CRIPPA, STIME E ACQUISTI
Per quanto riguarda la vendita dei quadri realizzati dal rinomato artista, si consiglia di contattare un’operatore di mercato al fine di studiare l’opera, capirne e giustificarne l’autenticità ed evitare qualsiasi tipo di problematica.
Affidarsi ad un operatore professionale vi semplificherà ogni procedura e massimizzerà il profitto che realizzerete dalla vendita dell’opera.
PRODUZIONE ARTISTICA E ARCHIVIO DI ROBERTO CRIPPA
Roberto Crippa è stato un artista poliedrico con una produzione artistica ricca e diversificata. Le sue opere sono state influenzate dalle correnti artistiche del suo tempo, dimostrando una versatilità straordinaria attraverso diverse fasi e stili.
All’inizio della sua carriera, negli anni ’40 e ’50, Crippa dipinse in uno stile figurativo influenzato dalle tendenze cubiste, con richiami alla pittura di Picasso. La sua adesione al movimento spazialista, insieme a figure come Lucio Fontana e altri artisti, lo ha portato a esplorare la dimensione spaziale attraverso opere astratte e geometriche, come le famose serie di dipinti intitolate “Spirali”.
Successivamente, la sua produzione artistica si è evoluta, portandolo a sperimentare con nuovi materiali e tecniche innovative. Ha creato opere polimateriche, utilizzando amianto, sughero, carta di giornale e altri materiali non convenzionali. Questa fase ha segnato un cambiamento significativo nel suo approccio artistico, poiché ha prodotto opere multistrato e multidimensionali che si discostavano dai tradizionali dipinti su tela.
Una delle caratteristiche distintive della sua produzione artistica è stata l’interesse per le sculture, specialmente quelle in metallo, bronzo e acciaio. Le opere di questo periodo erano spesso ispirate al simbolismo primitivo e venivano esposte in mostre nazionali e internazionali, tra cui la Biennale di Venezia e altre importanti esposizioni.
Verso la fine degli anni ’50 e negli anni ’60, Crippa ha esplorato ulteriormente la sua creatività, producendo opere che incorporavano elementi dell’arte postale (mail art) e dipinti paesaggistici astratti, mantenendo comunque la sua tecnica polimaterica distintiva.
Purtroppo, la sua vita e la sua produzione artistica sono state tragicamente interrotte da un incidente aereo nel 1972, mentre si stava preparando per i Campionati Mondiali di acrobazia aerea. Questo evento ha segnato prematuramente la fine della carriera di un artista eclettico e innovativo, lasciando un’eredità artistica significativa nel panorama dell’arte contemporanea.
ELENCO DEGLI ARTISTI DI MAGGIORE INTERESSE DELLA GALLERIA: