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ELENCO DEGLI ARTISTI TRATTATI DALLA GALLERIA D’ARTE
Emilio Isgrò VENDITA, ARCHIVIO, VALUTAZIONI, QUOTAZIONI OPERE E QUADRI
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Valutazioni e valore opere di Emilio Isgrò
Opere uniche dell’artista possono valere dai 5.000 fino agli oltre 50.000 per pezzi di grandi dimensioni e di periodo storici.
Biografia
Nel 1956 fa il suo debutto con la raccolta di poesie Fiere del Sud (Arturo Schwarz Editore). Dal 1964, comincia a intervenire su enciclopedie e libri, contribuendo alla nascita e all’evoluzione della poesia visiva e dell’arte concettuale. Isgrò si trasferisce a Milano nel 1956, dove lavora e risiede, fatta eccezione per il periodo tra il 1960 e il 1967, in cui ha vissuto a Venezia come responsabile delle pagine culturali del Gazzettino.
La svolta della sua ricerca artistica avviene nel 1966 durante la personale alla Galleria Il Traghetto di Venezia, con la pubblicazione di Dichiarazione 1, dove espone la sua concezione di poesia come “arte generale del segno”. Nel 1972, partecipa alla Biennale di Venezia e continua a farlo anche nel 1978, 1986 e 1993. L’anno successivo alla mostra Contemporanea del 1973, esce L’avventurosa vita di Emilio Isgrò nelle testimonianze di uomini di stato, scrittori, artisti, parlamentari, attori, parenti, familiari, amici, anonimi cittadini (Il Formichiere), nominato al Premio Strega.
Tra i momenti salienti della sua carriera, nel 1976 organizza la sua prima mostra antologica al Centro Studi e Archivio della Comunicazione di Parma. Riceve il primo premio alla XIV Biennale d’Arte di San Paolo del Brasile nel 1977. Nel 1979, presenta l’installazione multimediale Chopin alla Rotonda della Besana di Milano.
Negli anni successivi, continua a creare opere significative, come Gibella del Martirio e San Rocco legge la lista dei miracoli e degli orrori a Gibellina nel 1982 e L’ora italiana al Museo civico archeologico di Bologna nel 1986, commemorando le vittime della strage alla stazione ferroviaria di Bologna del 1980.
Nel 1989 pubblica il romanzo Polifemo, coniugando la pubblicazione con la definizione della sua Teoria della cancellatura. La sua esposizione nel 1992 al Museum of Modern Art (MoMA) di New York e nel 1994 alla collezione Guggenheim di Venezia sottolineano il suo riconoscimento internazionale. Pubblica L’asta delle ceneri e ritorna alla poesia con Oratorio dei ladri nel 1994.
Nel 2001 tiene un’antologica presso il complesso di Santa Maria dello Spasimo a Palermo, celebrando i suoi quarant’anni di attività. Con Le api della Torah avvia il “ciclo degli insetti”. Nel 2007 raccoglie in volume i suoi scritti come corredo critico-teorico dell’attività creativa, titolato La cancellatura e altre soluzioni (Skira). Nel 2008, il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato organizza la mostra Dichiaro di essere Emilio Isgrò.
Nei successivi anni, continua a esporre opere importanti, come il suo monumentale Monumento all’Inferno inaugurato nel 2018 all’Università IULM di Milano e la mostra antologica Emilio Isgrò in Fondazione Giorgio Cini a Venezia nel 2019, curata da Germano Celant.
Il suo impegno artistico non si ferma: nel 2020, inaugura Incancellabile vittoria, un’installazione monumentale pensata per la fermata Stazione FS delle Metropolitana di Brescia, evidenziando la Vittoria alata, simbolo della città, tra le sue cancellature tipiche. A dicembre dello stesso anno, la sua opera Colui che sono arricchisce la collezione d’arte del Quirinale, puntando a far riflettere sull’importanza storica e sull’evoluzione umana attraverso l’arte.
Tra i maggiori maestri nell’ambiente milanese, insieme a Bonalumi, Castellani, Scanavino e Simeti.
VENDITA DELLE OPERE DI ANTONIO CORPORA, STIME E ACQUISTI
Per quanto riguarda la vendita dei quadri realizzati dal rinomato artista, si consiglia di contattare un’operatore di mercato al fine di studiare l’opera, capirne e giustificarne l’autenticità ed evitare qualsiasi tipo di problematica.
Affidarsi ad un operatore professionale vi semplificherà ogni procedura e massimizzerà il profitto che realizzerete dalla vendita dell’opera.
PRODUZIONE ARTISTICA E ARCHIVIO DI Emilio Isgrò
Emilio Isgrò è un artista poliedrico la cui produzione artistica spazia attraverso varie forme di espressione. È conosciuto principalmente per la sua rivoluzionaria pratica della “cancellatura”, un metodo che implica la cancellazione di testi, libri e documenti attraverso varie tecniche e materiali artistici. Questo approccio si è evoluto nel corso degli anni, divenendo il segno distintivo della sua opera.
La sua carriera artistica è stata definita dalla sperimentazione e dall’innovazione in molteplici campi. Dagli esordi con la poesia visiva e l’arte concettuale fino alla sua ricerca artistica che abbraccia installazioni monumentali, opere letterarie e manifestazioni pubbliche, Isgrò ha costantemente sfidato i confini dell’arte tradizionale.
Isgrò ha partecipato a numerose mostre nazionali e internazionali, incluse Biennali e rassegne di fama mondiale. Ha anche pubblicato diversi libri di poesia e opere di narrativa, aggiungendo un elemento letterario alla sua produzione artistica.
La sua opera è stata influenzata da una profonda riflessione sul linguaggio, la storia, la cultura e l’identità umana. Isgrò ha creato installazioni di grande impatto visivo, celebrando simboli culturali e storicamente significativi, rendendoli oggetto di discussione e riflessione critica.
La sua attività artistica è stata costantemente caratterizzata dalla ricerca della comunicazione e dalla provocazione intellettuale. Isgrò ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama artistico contemporaneo, spingendo i confini dell’arte e della creatività attraverso la sua singolare espressione concettuale e visiva.
ELENCO DEGLI ARTISTI DI MAGGIORE INTERESSE DELLA GALLERIA: