La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Carlo Ademollo ( Firenze 1824 - 1911). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta i migliori quadri dell'artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato. Acquistiamo opere in tutta Italia
Se siete interessati a COMPRARE o VENDERE opere dell’artista, contattateci subito. Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere: Inviateci una foto frontale del quadro, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le dimensioni dell’opera. Informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità. Potete inviare le foto tramite WHATSAPP TRAMITE MAIL[email protected]
Tel. (+39) 066871425
un nostro esperto vi risponderà in giornata.
Se invece desiderate acquistare opere del pittore: Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della Galleria d’arte.
RISPOSTE IMMEDIATE – TRATTATIVE RISERVATE
La rapidità della transazione e l'immediatezza del pagamento rappresentano da sempre i nostri punti di forza.
Carlo Ademollo, nato a Firenze il 9 ottobre 1824 e deceduto nella stessa città il 15 luglio 1911, è stato un pittore italiano noto principalmente per le sue rappresentazioni del Risorgimento. Proveniente da una famiglia di idee liberali, Ademollo si iscrisse nel 1838 all'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove fu allievo di Giuseppe Bezzuoli. La sua carriera artistica iniziò con una mostra nel 1848, dove presentò scene di costumi contemporanei. Ademollo non si limitò a un solo genere pittorico; oltre ai temi legati al Risorgimento, si dedicò anche al paesaggio, con vedute dell'Appennino toscano e scene di vita quotidiana. Tuttavia, fu la sua partecipazione personale alle guerre di indipendenza del 1859 a consentirgli di eseguire accurate ricostruzioni dei principali avvenimenti della sua epoca, consolidando la sua fama come pittore del Risorgimento italiano. Nonostante frequentasse il Caffè Michelangiolo di Firenze, luogo di ritrovo del gruppo dei Macchiaioli, Ademollo non aderì mai apertamente a questo movimento. La sua arte rimase tradizionale, focalizzata sulla documentazione degli eventi storici e sulla rappresentazione di patrioti e scene storiche. Tra le sue opere più note ci sono "La breccia di Porta Pia", "L'incontro di Vittorio Emanuele II e Garibaldi a Teano", e "La strage della famiglia Arquati Tavani". Durante la Seconda Guerra d'Indipendenza Italiana, Ademollo seguì l'esercito a proprie spese, mantenendo una corrispondenza estesa con i protagonisti degli eventi per raccogliere dettagli utili alla creazione delle sue opere. Questo impegno gli valse il riconoscimento di pittore ufficiale dell'Esercito Italiano da parte del re. Nel 1869, fu nominato professore corrispondente presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze, la stessa istituzione dove aveva studiato. Ademollo fu anche un eccellente ritrattista, preferendo ritrarre personaggi che ebbero un ruolo essenziale nelle vicende storiche del suo tempo. Tuttavia, non trascurò il genere paesaggistico, prediligendo le suggestive vedute dell'Appennino toscano. Tra i suoi dipinti più significativi in questo genere, si ricordano "La corsa delle bighe nel Circo Massimo" e "Francesi e italiani feriti nella guerra del 1859". La sua produzione artistica non si limitò alla pittura storica e al ritratto; Ademollo esplorò anche temi sociali, come dimostra una delle sue opere più note, posseduta dal comm. prof. Ugo Noferi di Città di Castello. La sua abilità nel documentare i principali avvenimenti del Risorgimento in grandi composizioni gli conferì un posto di rilievo nella storia dell'arte italiana. Ademollo morì a Firenze nel 1911, lasciando un'eredità artistica di grande valore. Molte delle sue lettere e altri oggetti personali furono donati all'Istituto per la storia del Risorgimento italiano dal nipote Umberto, assicurando che la sua memoria e il suo contributo alla cultura italiana continuassero a essere celebrati.
CARLA ACCARDI
FRANCO ANGELI
GIACOMO BALLA
ALIGHIERO BOETTI
AGOSTINO BONALUMI
ANTONIO BUENO
ENRICO CASTELLANI
GIORGIO DE CHIRICO
FORTUNATO DEPERO
PIERO DORAZIO
TANO FESTA
GIOSETTA FIORONI
LUCIO FONTANA
PINOT GALLIZIO
RENATO MAMBOR
ACHILLE PERILLI
MICHELANGELO PISTOLETTO
ARNALDO POMODORO
MARIO SCHIFANO
GIULIO TURCATO