La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Luigi Ademollo ( Milano 1764 - Firenze 1849). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Luigi Ademollo, nato a Milano il 30 aprile 1764 e morto a Firenze l'11 febbraio 1849, è stato un pittore italiano di spicco nell'ambito del Neoclassicismo. La sua formazione artistica iniziò presso l'Accademia di Belle Arti di Brera, dove ebbe come maestri figure di rilievo come Giuliano Traballesi, Giuseppe Piermarini, Giocondo Albertolli e Domenico Aspari. Questi insegnanti rappresentavano l'élite della cultura artistica milanese dell'epoca, fornendo ad Ademollo una solida base nelle tecniche pittoriche e nella teoria dell'arte. Nonostante la sua formazione accademica, Ademollo sentì presto il bisogno di esplorare nuovi orizzonti, lasciando Milano nel 1783 per viaggiare e lavorare in città italiane ricche di stimoli culturali come Roma e Firenze. A Roma, tra il 1785 e il 1788, entrò in contatto con gli ambienti artistici più innovativi, frequentando l'Accademia de’ Pensieri di Felice Giani, dove si sperimentavano nuove espressioni del Neoclassicismo, caratterizzate da un linguaggio figurativo ispirato all'ispirazione sublime e a una connotazione letteraria dell'arte. Nel 1788, Ademollo si trasferì definitivamente in Toscana, vincendo un concorso per la decorazione del teatro fiorentino della Pergola. Questo successo segnò l'inizio della sua lunga e fruttuosa carriera in Toscana, dove realizzò numerose opere di grande rilievo. Tra queste, si ricordano le decorazioni per il Teatro San Marco a Livorno, purtroppo perdute durante la Seconda Guerra Mondiale, e i freschi nella Cappella della Concezione nel Duomo di Livorno, anch'essi distrutti durante il conflitto. Ademollo si dedicò con passione alla pittura di affreschi, prediligendo scene bibliche tratte sia dall'Antico che dal Nuovo Testamento. La sua produzione artistica non si limitò tuttavia a questo genere, spaziando dalla decorazione di teatri e palazzi alla realizzazione di opere su tela e su carta. Tra i suoi lavori più significativi si annoverano le decorazioni nella Cappella Palatina degli Uffizi e nella chiesa della Santissima Annunziata a Firenze, dove realizzò "La storia della vita di David" nel 1828. Ademollo fu anche un appassionato studioso della letteratura dantesca, a cui dedicò una serie di illustrazioni dell'Inferno e del Purgatorio. Questo interesse per Dante si riflette nell'approccio visionario e carico di pathos che caratterizza molte delle sue opere, in cui la tensione drammatica e le espressioni psicologiche dei personaggi si fondono in composizioni di grande impatto emotivo. Oltre alla sua attività di pittore, Ademollo fu anche un abile incisore, realizzando circa quattrocento lastre che dimostrano la sua maestria nella tecnica dell'acquaforte e la sua capacità di creare effetti scenografici attraverso l'uso delle risorse tonali dell'acquatinta. La sua carriera fu segnata da numerosi riconoscimenti, tra cui la nomina a professore presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze nel 1789, che consolidò la sua reputazione come uno degli artisti più influenti del suo tempo. Nonostante le difficoltà incontrate, tra cui la perdita di molte delle sue opere durante la guerra, Ademollo lasciò un'eredità artistica di grande valore, testimoniata dalle opere che ancora oggi possiamo ammirare in diverse città italiane. La sua famiglia continuò la tradizione artistica: il figlio Agostino divenne uno scrittore di romanzi, mentre il nipote Carlo si specializzò nella pittura di scene di battaglia. Luigi Ademollo morì a Firenze nel 1849, lasciando un'impronta indelebile nella storia dell'arte italiana.
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