La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Ermenegildo Agazzi ( Mapello 1866 - Bergamo 1945). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Ermenegildo Agazzi è stato un pittore italiano di spicco nato il 24 luglio 1866 a Mapello, un piccolo paese della Provincia di Bergamo, in Lombardia. La sua vita e il suo lavoro si sono sviluppati principalmente nel campo della pittura di genere, ritratti e paesaggi, e il suo stile iniziale è stato influenzato dai pittori della Scapigliatura, movimento artistico italiano che cercava di rompersi con convenzioni accademiche. Da giovane Agazzi si è mostrato grande interesse per l’arte, che lo ha portato a studiare presso la prestigiosa Accademia Carrara de Bergamo sotto la tutela di Cesare Tallone. Anche suo fratello Rinaldo era pittore e entrambi condividevano una passione per l’arte che li ha riuniti per tutta la vita. Dopo la formazione a Bergamo, Ermenegildo decise di trasferirsi a Milano, dove iniziò a esporre le sue opere all’Accademia di Brera dal 1886. Durante la sua carriera, Agazzi è stato riconosciuto con numerosi premi e ha continuato a esporre il suo lavoro fino alla fine degli anni '30. Il suo talento è stato riconosciuto a livello internazionale, ottenendo una medaglia d’oro alla Mostra di Parigi nel 1900, e più tardi a Milano nel 1901, a Bruxelles nel 1910, e ancora a Milano nel 1915 e nel 1928, dove vinse rispettivamente il Premio Baragiola e il Premio Fornara. Nel 1930, ha avuto una mostra personale a Milano e nel 1938 gli è stato premiato con una medaglia d'oro dal Ministero dell'Istruzione Nazionale. Le opere di Agazzi si trovano in diverse collezioni importanti, tra cui la Galleria d'Arte Moderna di Milano, dove pezzi come "Ponte Vico a Chioggia" (1932), "Paesaggio" (1916), "Ritratto dell'uomo" (1909), "Valli di Bergamo" (1928), "Ritratto di un bambino" (1932) e "Il violino" (1938). La sua arte riflette una costruzione solida e una forza espressiva unica, caratteristiche che valgono il riconoscimento e l’ammirazione da parte dei critici e del pubblico. Durante la seconda guerra mondiale Agazzi fu costretto a fuggire da Milano a Bergamo per evitare bombe aeree. Fu durante questo periodo turbolento che trasportò personalmente le sue opere da Milano a Bergamo, dove continuò a dipingere fino ai suoi ultimi giorni. I suoi temi preferiti includevano natura morta e composizioni, e i suoi ritratti potevano apprezzare il vigoroso e il talento dell’insegnante come colorista. Purtroppo, la vita di Ermenegildo Agazzi finisce tragicamente il 25 ottobre 1945 in circostanze misteriose, quando fu ucciso in una rapina apparente. La sua eredità, però, dura attraverso i suoi dipinti, che rimangono apprezzati per la loro qualità e il loro contributo all’arte italiana.
CARLA ACCARDI
FRANCO ANGELI
GIACOMO BALLA
ALIGHIERO BOETTI
AGOSTINO BONALUMI
ANTONIO BUENO
ENRICO CASTELLANI
GIORGIO DE CHIRICO
FORTUNATO DEPERO
PIERO DORAZIO
TANO FESTA
GIOSETTA FIORONI
LUCIO FONTANA
PINOT GALLIZIO
RENATO MAMBOR
ACHILLE PERILLI
MICHELANGELO PISTOLETTO
ARNALDO POMODORO
MARIO SCHIFANO
GIULIO TURCATO