La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Filippo Agricola ( Urbino 1795 - Roma 1857 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Filippo Agricola, nato a Roma nel 1795 e deceduto nella stessa città nel 1857, è stato un pittore italiano che ha lasciato un'impronta indelebile nell'arte del XIX secolo, principalmente attivo a Roma. Figlio del pittore Luigi Agricola, Filippo fu introdotto all'arte fin dalla tenera età, ereditando dal padre non solo la passione per la pittura ma anche un profondo rispetto per le tradizioni classiche che avrebbero poi influenzato profondamente il suo stile e le sue opere. La formazione artistica di Agricola si svolse all'Accademia di San Luca a Roma, dove non solo perfezionò le sue abilità tecniche ma ebbe anche l'opportunità di immergersi nello studio dell'antichità classica e del Rinascimento, periodi che avrebbero esercitato una forte influenza sul suo lavoro. La sua dedizione e il suo talento gli valsero presto il riconoscimento nell'ambiente artistico romano, tanto che nel 1843 divenne presidente dell'Accademia di San Luca, un ruolo che testimonia il suo impegno non solo come artista ma anche come educatore e promotore delle arti. Oltre al suo ruolo accademico, Agricola fu anche direttore della fabbrica di mosaici del Vaticano, un incarico che sottolinea la sua versatilità come artista e il suo contributo all'arte sacra. Le sue opere adornano diverse chiese romane, tra cui San Onofrio, San Giovanni in Laterano e San Paolo fuori le Mura, quest'ultima testimone del suo impegno fino agli ultimi giorni della sua vita. Agricola si distinse anche come ritrattista, capacità che gli valse commissioni di alto profilo, tra cui i ritratti della Principessa ereditaria di Danimarca (1822) e della Contessa Costanza Monti Perticari, quest'ultimo conservato nella Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma. Un altro ritratto degno di nota è quello del Tenente Generale Sir Gordon Drummond, convalescente a Roma dopo essere stato ferito nella Guerra del 1812, che dimostra la capacità di Agricola di catturare non solo le fattezze ma anche l'essenza dei suoi soggetti. La carriera di Agricola fu segnata da numerosi riconoscimenti e onorificenze, tra cui l'introduzione con onori nell'Accademia di S. Lucia, che attestano il suo successo e il suo contributo all'arte italiana. Nonostante la sua morte nel 1857, l'eredità di Filippo Agricola continua a vivere attraverso le sue opere, che rimangono testimonianza della sua maestria tecnica e della sua profonda sensibilità artistica. Educato nell'ambiente neoclassico romano, Agricola fu allievo di Vincenzo Camuccini e Gaspare Landi, due figure chiave del neoclassicismo, che influenzarono profondamente il suo approccio alla pittura. Sebbene il suo stile fosse radicato nel neoclassicismo, Agricola non fu immune dall'influenza del romanticismo, che iniziava a farsi strada nell'arte italiana del tempo. Questa fusione di influenze si riflette nelle sue opere, che combinano la precisione formale e l'ideale di bellezza classica con un'espressività emotiva più marcata, caratteristica del romanticismo. La sua opera è stata oggetto di studi e riconoscimenti postumi, sebbene la critica abbia talvolta etichettato lui e i suoi contemporanei come "freddi imitatori di David". Tuttavia, la sua abilità nel ritratto e la sua capacità di infondere calore e vita nelle sue rappresentazioni sacre e profane dimostrano la sua unicità come artista. La sua pala dell'Assunta nella basilica di San Paolo fuori le Mura è solo un esempio del suo talento nel combinare tecnica e sentimento, rendendo le sue opere significative sia dal punto di vista artistico che spirituale. In conclusione, Filippo Agricola rappresenta una figura di spicco nell'arte italiana del XIX secolo, un artista che ha saputo navigare tra le correnti del neoclassicismo e del romanticismo creando opere di notevole bellezza e profondità. La sua eredità continua a essere celebrata e studiata, offrendo ispirazione a generazioni di artisti e amanti dell'arte.
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