La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Oreste Albertini ( Torre del Mangano 1887 - Besana Brianza 1953). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Oreste Albertini, nato il 28 marzo 1887 a Torre del Mangano, vicino a Pavia, e scomparso il 7 luglio 1953 a Besano, Varese, è stato un pittore italiano la cui vita e opera si intrecciano strettamente con la storia artistica e culturale del suo tempo. La sua formazione artistica iniziò presto, all'età di 13 anni, quando divenne apprendista dell'affreschista Cesare Maroni. Questa esperienza iniziale lo portò a lavorare sui freschi della chiesa di Besano in Varese, segnando l'inizio del suo percorso nel mondo dell'arte. Albertini proseguì i suoi studi alla Scuola Civica Pavese di Pavia, ma la sua sete di conoscenza lo spinse a cercare ulteriori opportunità formative. Nel 1910, si iscrisse ai corsi serali della scuola di decorazione presso l'Umanitaria di Milano e all'Accademia di Brera. Per finanziare i suoi studi, Albertini lavorò come pittore decorativo e come macchinista in fabbriche, dimostrando una notevole determinazione nel perseguire la sua passione per l'arte. La sua carriera prese una svolta significativa nel 1923, quando espose per la prima volta alla Brera. Questo evento segnò l'inizio del suo riconoscimento come artista. Negli anni '30, Albertini stabilì una collaborazione con Giuseppe Zecchini a Milano per commercializzare le sue opere, un passo che ampliò ulteriormente la sua visibilità nel panorama artistico. Albertini sperimentò con il Divisionismo, ma fu principalmente conosciuto per i suoi paesaggi delle Dolomiti e vedute del Varesotto, che catturavano con sensibilità e dettaglio le bellezze naturali e urbane della regione. Nel 1938, la sua opera "Cimon della pala-Dolomiti" fu esposta a Milano, rivelando la sua capacità di evocare la memoria visiva segantiniana attraverso ampie vedute paesaggistiche. Oltre alla pittura, Albertini ebbe una vita ricca di relazioni e scambi culturali. Dal 1921 visse a Besano, dove strinse una profonda amicizia con lo scultore Antonio Caro, testimoniando l'importanza delle collaborazioni e delle influenze reciproche nel mondo dell'arte. Anche se per diversi anni esercitò la pittura in modo amatoriale, la sua dedizione all'arte non vacillò mai. Allestì un atelier anche a Milano e partecipò per diversi anni alle esposizioni della Permanente, consolidando la sua presenza nel circuito artistico. Le sue opere, che spaziano dal divisionismo ai paesaggi montani e vedute urbane, sono conservate in importanti collezioni pubbliche, tra cui i Musei Civici di Pavia e la Galleria d'arte moderna di Milano. Questi lavori non solo testimoniano la sua maestria tecnica, ma anche la sua profonda connessione emotiva con i soggetti rappresentati. La vita e l'opera di Oreste Albertini riflettono un percorso artistico dedicato alla ricerca della bellezza nelle sue molteplici forme. Dal suo apprendistato precoce fino agli ultimi anni della sua vita, Albertini rimase fedele alla sua visione artistica, contribuendo significativamente al panorama artistico italiano del XX secolo. La sua eredità continua a ispirare e a essere apprezzata da collezionisti, critici e amanti dell'arte, mantenendo vivo il ricordo di un artista che ha saputo catturare l'essenza del paesaggio italiano con sensibilità e maestria.
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