La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Giuseppe Amisani ( Mede Lomellina 1879 - Portofino 1941). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Giuseppe Amisani, nato il 7 dicembre 1881 a Mede Lomellina, in Lombardia, e scomparso l'8 settembre 1941 a Portofino, è stato un esponente di spicco della pittura italiana della Belle Époque. La sua formazione artistica iniziò all'Accademia di Brera a Milano, dove fu allievo di Cesare Tallone, un maestro che influenzò profondamente il suo approccio alla ritrattistica e al paesaggio. Amisani si distinse per la sua abilità nel ritratto, genere che gli valse la notorietà e l'appellativo di "pittore dei re" per aver immortalato numerose figure dell'aristocrazia e della nobiltà europea. Tra i suoi soggetti più noti, vi sono i ritratti della diva Lyda Borelli, della Principessa Amalia di Baviera, del Principe Ereditario d'Egitto Faruk, e di molte altre personalità illustri dell'epoca. Questi lavori si caratterizzano per l'eleganza e la freschezza cromatica, elementi distintivi dello stile di Amisani. Nonostante il suo successo come ritrattista, Amisani non trascurò il paesaggio, esplorando con sensibilità e maestria scenari diversi, dal fascino esotico dell'Africa e dell'Egitto alle atmosfere più intime e familiari della campagna lombarda e della Riviera ligure. La sua produzione paesaggistica rivela un'attenta osservazione della natura e un'abile gestione della luce e del colore, che contribuiscono a creare atmosfere suggestive e vibranti. La carriera di Amisani fu costellata da importanti riconoscimenti e partecipazioni a esposizioni di rilievo, sia in Italia che all'estero. Tra i premi ottenuti, si ricordano il Premio Fumagalli nel 1912 per il ritratto di Lydia Borelli e il Premio Città di Firenze nel 1922. Le sue opere furono esposte in numerose città, tra cui Roma, Venezia, Milano, Buenos Aires, San Paolo del Brasile, al Cairo e a Londra, riscuotendo ovunque ammirazione e consensi. La produzione artistica di Amisani si inserisce nel contesto culturale e sociale della Belle Époque, periodo in cui l'arte si fece interprete delle trasformazioni e delle contraddizioni di un'epoca segnata da profondi cambiamenti. Attraverso i suoi ritratti e i suoi paesaggi, Amisani ha saputo catturare l'essenza di un mondo in bilico tra tradizione e modernità, offrendo uno sguardo intimo e personale sulla società del suo tempo. Nonostante la sua morte prematura, avvenuta a Portofino nel 1941, l'eredità artistica di Giuseppe Amisani continua a essere apprezzata e studiata. Le sue opere sono conservate in importanti collezioni pubbliche e private, tra cui la Galleria d'Arte Moderna di Milano, il Museo Ricci Oddi di Piacenza, e la Pinacoteca G. Giaquinto di Bari, testimoniando il duraturo fascino e l'importanza del suo contributo alla storia dell'arte italiana.
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