La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Carlo Arienti ( Arcore Brianza 1801 - Bologna 1873). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta i migliori quadri dell'artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato. Acquistiamo opere in tutta Italia
Se siete interessati a COMPRARE o VENDERE opere dell’artista, contattateci subito. Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere: Inviateci una foto frontale del quadro, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le dimensioni dell’opera. Informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità. Potete inviare le foto tramite WHATSAPP TRAMITE MAIL[email protected]
Tel. (+39) 066871425
un nostro esperto vi risponderà in giornata.
Se invece desiderate acquistare opere del pittore: Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della Galleria d’arte.
RISPOSTE IMMEDIATE – TRATTATIVE RISERVATE
La rapidità della transazione e l'immediatezza del pagamento rappresentano da sempre i nostri punti di forza.
Carlo Arienti, nato il 21 luglio 1801 ad Arcore e deceduto il 21 marzo 1873 a Bologna, è stato un pittore italiano rinomato per le sue scene storiche e bibliche. Figlio di Gaetano Arienti, direttore dei giardini botanici di Mantova, Carlo sviluppò un precoce interesse per l'arte, iniziando a disegnare copiando le opere presenti nei palazzi ducali della sua città. La morte prematura del padre lo lasciò in condizioni economiche difficili, ma non frenò la sua passione per l'arte. Trasferitosi a Milano in giovane età, Arienti si iscrisse all'Accademia di Belle Arti di Brera, dove ebbe l'opportunità di studiare sotto la guida di Luigi Sabatelli e del scultore Camillo Pacetti. Questo periodo formativo fu cruciale per lo sviluppo del suo stile, che incorporava elementi neoclassici e romantici, con un forte interesse per le tematiche storiche. La sua carriera artistica ebbe una svolta nel 1823, quando, grazie al sostegno finanziario di un amico di famiglia, poté frequentare l'Accademia di San Luca a Roma. Qui, Arienti approfondì la sua tecnica e, al ritorno a Milano nel 1829, espose sei dipinti alla Brera, guadagnandosi l'attenzione e il rispetto della comunità artistica locale. Nel 1831, una sua opera ispirata a un'opera di Vincenzo Bellini gli valse commissioni da parte di nobili famiglie lombarde, consolidando ulteriormente la sua reputazione. Durante la sua carriera, Arienti ottenne importanti commissioni da figure di spicco, tra cui l'Imperatore Ferdinando I d'Austria e il Re Carlo Alberto di Sardegna. La sua abilità nel rappresentare scene storiche e bibliche con un realismo vivido e dettagliato lo rese uno dei pittori più ricercati della sua epoca. Tuttavia, la sua vita non fu priva di difficoltà. Nel 1869, dopo aver vinto un concorso, subì un ictus che lo lasciò parzialmente paralizzato, limitando la sua capacità di lavorare. Nonostante ciò, continuò a dipingere con l'aiuto di due assistenti fino al 1871, quando fu coinvolto in uno scandalo legato a irregolarità in un concorso di ammissione, che portò al suo licenziamento. Arienti trascorse gli ultimi anni della sua vita a Bologna, dove fu nominato Direttore dell'Accademia di Belle Arti. Tra i suoi studenti si annoverano Enrico Gamba, Bartolomeo Giuliano e Giuseppe Costa, a dimostrazione del suo impegno nell'istruzione artistica e della sua influenza sulle generazioni future. Il suo stile, che unisce elementi neoclassici e romantici, riflette la complessità delle sue influenze e la sua capacità di adattarsi a diversi generi artistici. Arienti lascia un'eredità di opere che continuano a essere studiate e ammirate per la loro profondità emotiva e precisione storica. La sua vita, segnata da successi professionali e sfide personali, rimane un esempio di dedizione e passione per l'arte.
CARLA ACCARDI
FRANCO ANGELI
GIACOMO BALLA
ALIGHIERO BOETTI
AGOSTINO BONALUMI
ANTONIO BUENO
ENRICO CASTELLANI
GIORGIO DE CHIRICO
FORTUNATO DEPERO
PIERO DORAZIO
TANO FESTA
GIOSETTA FIORONI
LUCIO FONTANA
PINOT GALLIZIO
RENATO MAMBOR
ACHILLE PERILLI
MICHELANGELO PISTOLETTO
ARNALDO POMODORO
MARIO SCHIFANO
GIULIO TURCATO