La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Giuseppe Aureli ( Roma 1858 - Anzio 1929). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Giuseppe Aureli, nato a Roma il 5 dicembre 1858 e morto ad Anzio il 9 agosto 1929, è stato un pittore italiano noto per le sue opere che spaziano dalla pittura storica ai ritratti di famiglie nobili italiane, fino a scene di genere e vedute locali, con una particolare predilezione per i temi orientalisti. La sua formazione artistica si svolge all'Accademia di San Luca sotto la guida di Pietro Gabrini e Cesare Maccari, due figure chiave nella sua crescita professionale. Aureli esordisce nel panorama artistico esponendo a Napoli nel 1883 con l'opera "Un appuntamento per la caccia nel 1500", segnando l'inizio di una serie di partecipazioni a mostre internazionali che lo vedranno protagonista da Monaco a Parigi, da Londra a New York, riscuotendo notevole successo. Nel 1894, inizia a esporre con gli acquerellisti come invitato, entrando definitivamente nella Società nel 1900. La sua abilità nell'uso dell'acquarello gli permette di realizzare opere di grande virtuosismo, tanto che viene ricordato per il suo grande talento in questa difficile tecnica. Tra le sue partecipazioni più significative, si annoverano l'Esposizione Nazionale Italiana di Torino del 1898, l'Esposizione Nazionale di Belle Arti di Rimini del 1909, e diverse rassegne della Società Amatori e Cultori di Roma dal 1900 al 1926. Le sue opere sono caratterizzate da una resa filologica accurata nelle ricostruzioni storiche e da un'attenzione al dettaglio che diventano le sue cifre distintive. Si specializza nella pittura di genere e di ricostruzione in costume, con uno stile piacevole e gradito sia alla critica che al pubblico. Aureli si distingue anche nel ritratto, genere in cui riesce a esprimere grande abilità e grazia, realizzando opere per alti prelati, la regina Margherita di Savoia e Vittorio Emanuele III. La sua produzione orientalista, che risponde alle richieste del mercato dell'epoca, include dipinti esotici trattati sempre con l'acquarello, tecnica di cui è maestro, garantendogli successo anche all'estero. Tra le sue opere più note, si ricordano "Carica Lancieri Aosta alla battaglia di Custoza", "Emanuele Filiberto ritorna a Torino dopo la battaglia di San Quintino", "Enrico di Navarra domanda a Carlo IX la mano di sua sorella Margherita", e "Il matrimonio di Enrico di Navarra con Margherita di Valois". Questi lavori evidenziano la sua capacità di rappresentare scene storiche con vivacità e dettaglio, facendo di lui un interprete sensibile e accurato del passato. La sua tecnica dell'acquarello gli consente di realizzare composizioni ampie e dettagliate, ricche di figure, che sembrano grandi miniature. Questa abilità gli vale la stima e l'ammirazione non solo del pubblico ma anche dei critici dell'epoca, che lo considerano uno dei maggiori esponenti della pittura di genere e storica del suo tempo. Giuseppe Aureli muore ad Anzio nel 1929, lasciando un'eredità artistica di grande valore, che continua a essere apprezzata e studiata. Le sue opere sono conservate in importanti collezioni pubbliche e private, testimoniando il suo contributo significativo alla pittura italiana di fine Ottocento e inizio Novecento.
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