La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Pasquale Avallone ( Salerno 1884 - 1965). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Pasquale Avallone, nato a Salerno nel 1884 e deceduto nel 1965, è stato un rinomato pittore e scultore italiano, fratello di Mario Avallone. La sua formazione artistica iniziò in famiglia, ricevendo le prime lezioni dal padre Giuseppe, anch'egli pittore. La sua educazione artistica proseguì all'Accademia di Belle Arti di Napoli, dove si iscrisse nel 1903 grazie a una borsa di studio vinta in un'esposizione organizzata dall'Amministrazione Provinciale di Salerno. Durante i suoi studi, Avallone fu allievo di maestri del calibro di Vincenzo Volpe per la pittura, Michele Cammarano per il paesaggio e Stanislao Lista per il disegno. Rientrato a Salerno, Avallone si dedicò alla creazione di opere significative per la città, tra cui il plafond e il sipario del Teatro Verdi, purtroppo andati perduti. La sua versatilità artistica lo vide eccellere come decoratore, ritrattista, paesaggista ed acquerellista. Oltre alla sua attività artistica, Avallone fu anche insegnante e membro della commissione per la conservazione dei monumenti antichi della provincia di Salerno dal 1923. Tra le sue opere più importanti, spicca il fregio del salone di rappresentanza del Palazzo Municipale di Salerno, realizzato tra il 1934 e il 1947. Quest'opera, inizialmente destinata a celebrare l'apoteosi del fascismo, con il ritardo nella consegna mutò il suo senso, concludendosi con un richiamo all'unità e al nuovo clima del dopoguerra. Il fregio rappresenta la storia di Salerno attraverso momenti significativi, legando gli eventi scelti come momenti di un'unica storia ideale, costruendo intorno a immagini semplificate e primarie, portatrici di elementari forme di pedagogia. Avallone è stato un artista di riferimento per la città di Salerno e per la regione Campania, lasciando un'impronta indelebile nel panorama artistico italiano della prima metà del Novecento. La sua sterminata produzione include grandi cicli decorativi, come quelli realizzati per la Camera di Commercio nel 1927, la Banca d'Italia nel 1928 e soprattutto nel Palazzo di città, dove lavorò per oltre un decennio, dal 1936 al 1947, realizzando un grandioso ciclo epico della storia di Salerno. Nel 1968, tre anni dopo la sua morte, il comune di Salerno organizzò una grande mostra celebrativa dedicata a Giuseppe, Mario e Pasquale Avallone, riconoscendo il loro contributo all'arte e alla cultura della città. Anche nel 2010, la Pinacoteca provinciale di Salerno allestì una mostra con catalogo intitolata "Officina accademica e suggestioni del colore. Pasquale Avallone, artista tra due secoli", testimoniando l'importanza e la rilevanza del suo lavoro nel contesto artistico italiano. La vita e l'opera di Pasquale Avallone rappresentano un capitolo significativo nella storia dell'arte italiana, caratterizzato da un profondo legame con la sua terra natale e da un impegno costante nella ricerca artistica e nella conservazione del patrimonio culturale.
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