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Angelo Balbi, nato a Genova il 22 novembre 1872 e scomparso nella stessa città il 31 dicembre 1939, è stato un artista poliedrico che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico italiano. La sua vita, intrisa di arte, poesia e critica, si dipana attraverso un percorso ricco di creatività e impegno culturale. La formazione artistica di Balbi si svolse all'Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, dove fu allievo di Tammar Luxoro, un maestro che influenzò profondamente il suo approccio al paesaggio, genere al quale Balbi si dedicò con particolare predilezione. La sua carriera ebbe inizio con l'esordio alla Mostra della Società Promotrice di Belle Arti di Genova nel 1893, dove presentò "Impressioni" e "Schizzi", segnando l'inizio di una lunga serie di partecipazioni a mostre e esposizioni sia in Italia che all'estero. Nel 1902, Balbi ottenne ampi consensi di critica e il favore del pubblico esponendo a Londra, Milano, Firenze e Torino. La sua presenza all'Esposizione Italiana "Italian Exhibition Earl's Court" a Londra nel 1904, dove espose il dipinto "Morning awakening", e alla I Mostra del Sindacato Nazionale Fascista di Belle Arti di Firenze nel 1933 con "Mattino a Portovenere" e "Paese di Liguria", testimonia la sua attiva partecipazione al dibattito artistico del tempo. Oltre alla pittura, Angelo Balbi si distinse come critico d'arte e poeta, collaborando per molti anni con giornali e riviste, tra cui "Il Lavoro" e "Il Secolo XIX". La sua attività di critico fu caratterizzata da un approccio sensibile e profondo, che rifletteva la sua intima connessione con l'arte e la cultura del suo tempo. Balbi fu anche un appassionato collezionista e svolse un ruolo di primo piano nella conservazione del patrimonio artistico e culturale genovese. Come segretario della Società di Belle Arti di Genova dal 1904 al 1939, contribuì significativamente all'organizzazione di importanti mostre sulla pittura ligure dell'Ottocento, tra cui quelle curate da Mario Labò nel 1926 e da Orlando Grosso nel 1938. Nel 1918, l'Accademia Ligustica riconobbe il suo talento nominandolo Accademico di Merito. Nel 1929, la Società Promotrice per le Belle Arti di Genova gli dedicò una mostra personale, presentando 35 opere curate da A. Rota. La sua ultima apparizione pubblica risale al 1939, alla LXXXV Mostra della Società Promotrice, dove presentò "Fine d'estate" e "Viottole d'Albaro". Dopo la sua scomparsa, nel 1941, venne organizzata una mostra postuma in suo onore, a conferma del profondo impatto che la sua opera aveva avuto sulla comunità artistica e culturale. Le sue opere sono oggi conservate presso la Galleria d'Arte Moderna di Genova-Nervi e altri importanti musei, dove continuano a testimoniare la sua sensibilità artistica e il suo amore per il paesaggio ligure. Angelo Balbi, con la sua vita dedicata all'arte, alla critica e alla poesia, rimane una figura emblematica della cultura italiana, un artista che ha saputo interpretare con sensibilità e originalità il paesaggio e l'anima della sua terra.
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