La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Giacomo Balla ( Torino 1871 - Roma 1958). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Giacomo Balla, nato a Torino il 18 luglio 1871 e scomparso a Roma il 1° marzo 1958, è stato un artista poliedrico che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico del Novecento. Pittore, scultore, scenografo e poeta, Balla è principalmente conosciuto come uno dei massimi esponenti del Futurismo, movimento di cui ha abbracciato i principi con fervore e originalità, contribuendo a definirne l'estetica e la filosofia. La sua formazione artistica inizia a Torino, dove, dopo la morte del padre, abbandona gli studi musicali per dedicarsi alla pittura. La sua precoce attività lavorativa in una tipografia e successivamente in un atelier fotografico influenzerà profondamente il suo approccio all'arte, soprattutto per quanto riguarda la sperimentazione con la luce e il movimento. Nel 1895, Balla si trasferisce a Roma, dove la sua carriera prende slancio: lavora come illustratore, caricaturista e pittore di ritratti, esponendo le sue opere in importanti mostre nazionali e internazionali. L'incontro con il Futurismo avviene grazie alla sua amicizia con Umberto Boccioni e Gino Severini, ai quali insegna le tecniche divisioniste, e alla sua adesione agli ideali promossi da Filippo Tommaso Marinetti. Balla firma il Manifesto dei pittori futuristi nel 1910, e da quel momento la sua ricerca artistica si concentra sulla rappresentazione dinamica della realtà, cercando di catturare l'essenza del movimento e della velocità. Opere come "Dinamismo di un cane al guinzaglio" (1912) e "Velocità d'automobile" (1913) sono emblematiche di questa fase e mostrano la sua capacità di scomporre e ricomporre il movimento in sequenze quasi cinematografiche. Durante la Prima Guerra Mondiale, Balla estende la sua ricerca al design di mobili e vestiti futuristi, e alla scultura, con opere come "Boccioni's Fist" (1915), che esplorano il concetto di "linee di forza". La sua produzione artistica si arricchisce anche di scenografie teatrali e di partecipazioni al cinema futurista, testimoniando un approccio all'arte come esperienza totale e immersiva. Negli anni '20 e '30, pur continuando a esplorare temi futuristi, Balla si avvicina nuovamente alla pittura figurativa, senza però mai abbandonare del tutto l'innovazione e la sperimentazione che hanno caratterizzato la sua opera. La sua abilità nel manipolare colori e forme lo porta a realizzare opere di grande impatto visivo, che spaziano dall'astrattismo alla rappresentazione di soggetti quotidiani, sempre con uno sguardo attento alle trasformazioni della società e della tecnologia. La morte lo coglie a Roma nel 1958, lasciando un'eredità artistica vasta e complessa, che va ben oltre il Futurismo. Balla è stato un artista capace di anticipare molti dei temi e delle tecniche che saranno centrali nelle avanguardie del XX secolo, influenzando generazioni di artisti con la sua visione dinamica e innovativa dell'arte.
CARLA ACCARDI
FRANCO ANGELI
GIACOMO BALLA
ALIGHIERO BOETTI
AGOSTINO BONALUMI
ANTONIO BUENO
ENRICO CASTELLANI
GIORGIO DE CHIRICO
FORTUNATO DEPERO
PIERO DORAZIO
TANO FESTA
GIOSETTA FIORONI
LUCIO FONTANA
PINOT GALLIZIO
RENATO MAMBOR
ACHILLE PERILLI
MICHELANGELO PISTOLETTO
ARNALDO POMODORO
MARIO SCHIFANO
GIULIO TURCATO