La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Nicolo Barabino ( Sanpierdarena 1832 - Firenze 1891). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Nicolò Barabino è stato pittore accademico italiano, noto per le sue opere di temi religiosi e storici. Nato il 13 giugno 1832 nel quartiere Sampierdena di Genova, Barabino mostrò in tenera età un notevole talento per l'arte, che lo portò a studiare all'Accademia Ligustica di Belle Arti sotto la tutela di Giuseppe Isola. Durante la sua formazione, divenne amicizia con Maurizio Dufour, con cui avrebbe avuto un rapporto stretto durante la sua carriera. Nel 1857 la sua abilità e dedizione vennero premiati con la borsa di studio Durazzo, che gli permise di proseguire gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Questa esperienza è stata fondamentale per lo sviluppo sia personale che professionale. A Firenze Barabino si immerge nell’ambiente artistico e partecipa alla decorazione della nuova facciata della cattedrale di Santa Maria del Fiore. Nonostante il suo trasferimento a Firenze, non perse mai il legame con la sua città natale, Genova, dove lasciò un’impronta irreversibile attraverso le sue numerose opere. Barabino fu un pittore prolifico e le sue opere adornano molte chiese della Liguria, tra cui Santa Margherita, Sestri Levante, Rapallo e Camogli, così come a Sampierdena. Inoltre, la sua arte trascendeva i confini italiani, raggiungendo Francia, Spagna, Belgio e Paesi Bassi. Il suo stile riflette le tendenze del tempo, con una predilezione per questioni storiche e religiose. Tra le sue opere più importanti ci sono gli affreschi del Comune di Genova e della Chiesa della Riviera Ligure. Ha inoltre eseguito importanti lavori presso il Palazzo Celesia e presso l’Ospedale Duchessa de Galliera di Genova. Il suo dipinto di Galileo davanti al Concilio di Salamanca è una delle sue opere più riconosciute e fu premiato alla Mostra Nazionale di Torino nel 1880. Barabino contribuisce anche alla società del suo tempo, aiutando il governo durante un'epidemia di colera nel 1884, che ne valeva la pena di essere nominato Cavaliere dell'Ordine del Merito Civile di Savoia. Durante la sua carriera insegna a molti studenti, essendo Francesco De Lorenzi uno dei suoi discepoli più notevoli. La città di Genova ha mostrato la sua gratitudine dedicando una piazza e una statua di bronzo, opera dello scultore Augusto Rivalta. Inoltre, nel 1932, Nicolò Barabino fu fondato in suo onore. Nonostante il loro talento e il loro contributo all’arte, alcuni critici sottovalutarono il loro lavoro, forse a causa della loro produzione di opere minori come arazzi e cartoni. Barabino morì a Firenze il 19 ottobre 1891, lasciando un’eredità artistica ancora apprezzata e studiata. Il suo lavoro è caratterizzato da un quadro tradizionale, con composizioni eleganti e un uso del colore che ricorda l'arte scenografica del XVIII secolo. La sua meticolosità e la costante ricerca della perfezione lo portano a viaggiare ampiamente e ad assorbire influenze da varie correnti artistiche, che arricchiscono la sua produzione e lo costituiscono una figura chiave della pittura italiana ottocentesca.
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