La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Giulio Bargellini ( Firenze 1875 - Roma 1936). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Giulio Bargellini nacque a Firenze il 14 febbraio 1875 e morì a Roma il 10 marzo 1936. Era un pittore italiano che ha lasciato un’impronta significativa nell’arte del suo tempo. La sua formazione artistica è iniziata presso l’Istituto di Belle Arti di Firenze, dove è stato guidato da insegnanti come A. Burchi e, più in particolare, da Francesco Vinea presso l’Accademia di Belle Arti. Durante la sua formazione, Bargellini si immerge nello studio della scultura con Passaglia e si dedica alla pittura sotto l’influenza di Vinea, permettendogli di sviluppare il proprio stile che in seguito sarebbe stato riconosciuto e apprezzato nel campo artistico italiano. Bargellini è stato messo in risalto per la sua capacità di pittura e mosaico, e la sua opera spaziava dalla pittura alla decorazione di spazi pubblici e privati. Nel 1895 creò "Il ritorno dei naufraghi", che si trova nella National Art Gallery di Sydney, e successivamente opere come "Resurrezione" e "Savonarola", che oggi si può ammirare presso la moderna Galleria d'arte di Roma. Il suo talento è stato riconosciuto quando ha vinto la Pensionato Artistico Nazionale con la sua opera "Pigmalione", che è conservata nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna de Rome. Dopo essersi trasferito a Roma, Bargellini si avvicinò al simbolismo di origine tedesca e alla Secessione viennese, che influenzò il suo lavoro successivo. È stato associato a artisti come Morelli, Michetti, Maccari e ha collaborato con lo scultore Emilio Gallori. La sua fama cresce quando vinse il concorso per le lune mosaiche del propile del Vittoriano, con opere come "La Legge", "Il Valore", "La Pace" e "L'Unione". Ha anche progettato i mosaici della cripta vittoriana, tra cui il "Cristo Moriente" che si trova sul loculum. Bargellini è stato inoltre responsabile di decorazioni in luoghi emblematici come il Palazzo della Banca d'Italia, il Palazzo della Giustizia, il Palazzo dell'Istituto Nazionale di Assicurazione, la Chiesa di Santa Prassede e gli affreschi del Ministero degli Interni. Nel 1912 viene nominato maestro decorativo all’Accademia di Belle Arti di Roma e, dal 1922, insegna al Collegio di Architettura. Tra le sue opere di notevole interesse vi sono "La spvera" (1910), "Meditazione" (1892), "La glorificazione della poesia" (1904) e "Pigmalione" (1896). Ha inoltre realizzato la decorazione della cappella privata della villa Targioni, poi Peragallo, a Calenzano, e ha lavorato nella Cattedrale di Messina fino alla sua morte nel 1936, preparando i cartoni per la decorazione. Bargellini è stato un artista che ha sperimentato il genere di "linguaggi eterni" nei suoi dipinti, esplorando temi popolari tra il 1895 e il 1899. Il suo lavoro riflette le trasformazioni artistiche dal Rinascimento all’epoca tardo barocca. Inoltre, la sua eredità include la partecipazione alla creazione di spazi artistici come il Museo MAGI'900, che ospita una vasta collezione di opere d'arte del XX e ventunesimo secolo e riflette la vita, le passioni e gli interessi del suo fondatore. Il contributo di Giulio Bargellini all’arte italiana è indiscusso e il suo lavoro rimane testimonianza della sua capacità artistica e della sua visione. Il suo focus sulla decorazione e il simbolismo, nonché la sua partecipazione all’insegnamento e alla promozione dell’arte, lo rendono una figura di rilievo nella storia dell’arte italiana tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.
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