La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Amerigo Bartoli ( Terni 1890 - Roma 1971). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Amerigo Bartoli Natinguerra, nato a Terni il 24 dicembre 1890 e scomparso a Roma il 20 dicembre 1971, è stato un artista poliedrico che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico italiano del XX secolo. La sua formazione artistica inizia a Roma, dove si trasferisce con la famiglia e frequenta l'Accademia di Belle Arti, diplomandosi nel 1911. La sua carriera prende avvio con l'esordio alla III Mostra della Secessione romana nel 1915, segnando l'inizio di un percorso ricco e variegato. Bartoli non si limita alla pittura, ma esplora anche il mondo della caricatura e della scrittura, dimostrando una versatilità che lo accompagnerà per tutta la vita. Le sue opere spaziano dalle vedute e paesaggi, realizzati con olio e acquarello in toni terrosi e sobri, a nature morte e ritratti. La sua pittura si caratterizza per una grande semplicità compositiva e l'uso di colori caldi, come evidenziato dal quadro "Gli amici al caffè", premiato alla Biennale di Venezia del 1930. Nel 1922, Bartoli aderisce al gruppo di Valori Plastici, movimento che promuoveva un ritorno all'ordine e alla classicità contro le avanguardie. Tuttavia, la sua partecipazione al gruppo si interrompe presto a causa delle critiche di Mario Broglio, fondatore del gruppo, che ne stronca l'opera insieme a quella di altri artisti. Nonostante ciò, la sua carriera non subisce battute d'arresto e nel 1927 le sue opere vengono presentate da Margherita Sarfatti nella mostra "Dieci artisti del Novecento Italiano". Bartoli si dedica anche alla satira politica e ai ritratti, collaborando con numerose pubblicazioni come "La Tribuna", "La Lettura", "Gazzetta del Popolo", "Quadrivio", "Omnibus" e "La Fiera Letteraria". La sua attività di caricaturista non gli impedisce di continuare a esplorare la pittura, come dimostrano le sue partecipazioni alle Biennali di Venezia e alle Quadriennali di Roma. Oltre alla pittura e alla caricatura, Bartoli si cimenta anche nella scultura e nell'affresco, mostrando un'eccezionale versatilità artistica. Dal 1938 al 1960, tiene la cattedra di pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Roma, influenzando generazioni di artisti. Tra le sue opere più note troviamo "Marina con nudo femminile e vaso di fiori", "Ritratto di Carlo Socrate", "La mongolfiera", "Piazza di Spagna", "Il suonatore ambulante", "Volto", "Campagna umbra", "Foro romano con scorcio del Vittoriano", "Lo sposalizio", "La tempesta", "I garofani bianchi" e "Fiori". Queste opere testimoniano la sua abilità nel catturare l'essenza della sua epoca attraverso una varietà di soggetti e tecniche. Amerigo Bartoli Natinguerra riceve numerosi riconoscimenti nel corso della sua carriera, tra cui il primo premio nazionale Ardengo Soffici a Prato nel 1965, che sottolinea la sua eccezionale abilità artistica e il suo contributo all'arte italiana. La sua eredità artistica continua a essere un tesoro per gli amanti dell'arte e i collezionisti, con un mercato ancora attivo e interessato alle sue opere, specialmente quelle create prima del secondo dopoguerra. La morte lo colse a Roma il 20 dicembre 1971, ma Amerigo Bartoli Natinguerra lascia dietro di sé un'eredità artistica ricca e variegata, che continua a essere apprezzata e studiata per la sua capacità di fondere insieme pittura, caricatura e scrittura in un unico, inconfondibile stile.
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