La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Luigi Basiletti ( Brescia 1780 - 1859). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Luigi Basiletti è stato un importante pittore, registratore, architetto e archeologo italiano nato a Brescia il 18 aprile 1780 e morì nella stessa città il 25 gennaio 1859. La sua formazione artistica inizia sotto la tutela di Sante Cattaneo e prosegue all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel 1806 la sua carriera lo portò a Roma, dove la sua arte si arricchisce dell'influenza del neoclassicismo e del contatto con l'antichità. Basiletti è specializzata in una vasta gamma di argomenti, tra cui temi sacri, mitologia e paesaggi. Tra le sue opere più notevoli c’è la Cascade di Tivoli, creata per l’Accademia di Brera di Milano. La Galleria Tosio Martinengo di Brescia ospita diversi pezzi, come "Niobe", "Lago d'Iseo", "Tempio di Sibilla" e "Pozzuoli". Dipinse anche un Angelo de la Guarda per il Duomo Vecchio de Brescia e Ferifmento di Baiardo (1828) per l'Atheneo de Brescia. Basiletti ha lasciato anche la sua impronta nel campo dell’architettura e della decorazione. Collabora alla decorazione architettonica della cupola disegnata da Luigi Cagnola per il Duomo Nuovo de Brescia nel 1820 e, insieme all’architetto Vita, disegnò il Mercato del Grano tra il 1820 e il 1823. Progetta la scala d'ingresso della Chiesa Parrocchiale di Gussago e partecipò ad una commissione archeologica istituita a Brescia nel 1823. Il suo impegno verso la comunità artistica fu notevole; divenne socio di Ateneo de Brescia nel 1810, agisce come censore tra il 1816 e il 1844 e fu ammesso come socio dell'Accademia di Brera nel 1828. Inoltre, Basiletti era un appassionato collezionista di oggetti d’antiquariato e opere contemporanee, e ha giocato un ruolo chiave nella vita artistica di Brescia nel XIX secolo. Nella sua città natale, Basiletti era responsabile della direzione artistica della casa del conte Paolo Tosio, dove dipinse tre sovrapporte e quattro medaglioni con temi artistici. Al Palazzo Martinengo della Motella, si dedicò ancora una volta a temi mitologici, dipingendo le Storie di Teseo prima del 1820. Negli anni '20, il suo focus si spostò verso il ritratto e il paesaggio, e tra il 1823 e il 1830, condusse scavi archeologici riflettendo la sua passione per i tempi antichi. Basiletti è stato inoltre evidenziato nella pittura di paesaggi storici, unendo la sua conoscenza del paesaggio acquisito a Roma con la pittura storica, creando opere simili a quelle di Massimo D'Azeglio, come il Ferifmento di Bajardo. A partire dagli anni ’40, la sua attività artistica cominciò a diminuire, e la sua ultima partecipazione nota al mondo dell’arte fu allora. L'opera di Basiletti riflette l'influenza della sua formazione a Roma, dove la gravità neoclassica dei suoi dipinti si mescolava con colori più caldi e solari di discesa veneziana. La sua eredità artistica rimane viva attraverso i suoi contributi alla cultura e al patrimonio di Brescia, e la sua opera rimane studiata e apprezzata sia dagli storici dell’arte che dai collezionisti.
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