La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Giovanni Bassi ( Massalombarda 1784 - 1852). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Giambattista Bassi, nato a Massa Lombarda il 20 febbraio 1784 e deceduto a Roma il 5 luglio 1852, è stato un pittore italiano che ha lasciato un'impronta significativa nel panorama artistico del suo tempo. La sua formazione artistica ha avuto luogo presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna, dove ha potuto usufruire dei sussidi del Comitato di Istruzione Beneficenza cittadino, dimostrando la sua gratitudine attraverso l'invio di opere come la "Veduta del Santuario della Madonna di San Luca a Bologna". Quest'opera, in particolare, rivela la sua inclinazione verso il paesaggismo, con un realismo dettagliato degli edifici e monumenti inseriti in contesti di genere, spesso ispirati dalle stampe popolari dell'epoca. Dopo aver completato il suo percorso di studi nel 1807, Bassi ottenne nel 1810 un pensionato triennale a Roma per la sezione architettura, grazie ancora una volta al supporto finanziario della sua città natale. A Roma, frequentò le lezioni del bolognese Pelagio Palagi e si immerse attivamente nella vita artistica e culturale della città, stringendo amicizie durature con altri paesaggisti come Giovanni Monti e Vincenzo Camuccini, nonché con celebri letterati come Pietro Giordani. La sua produzione artistica a Roma si caratterizzò per una visione del paesaggio che, pur radicata nella tradizione paesaggistica bolognese e nelle istanze neoclassiche, riuscì a catturare gli aspetti naturalistici e atmosferici della campagna romana con un talento straordinario. L'influenza di Pierre-Henri de Valenciennes gli permise di rinnovare il gusto arcadico e di incorporare elementi del pittoresco romantico, come evidenziato dalla sua "Veduta di Ariccia", che descrive con dettaglio la cittadina di Ariccia, il Palazzo Chigi e la Collegiata di Santa Maria Assunta. Durante gli anni Venti e Trenta del XIX secolo, Bassi godette di un notevole successo, ricevendo commissioni non solo in Italia ma anche all'estero. Tra i suoi committenti vi furono il principe Enrico di Russia, l'aristocratico inglese Irvin e il generale Davidoff, consigliere dell'imperatore di Russia. Espose frequentemente a Roma presso la Società degli Amatori e Cultori di Belle Arti, di cui fu eletto presidente nel 1830. Tuttavia, negli anni Quaranta, Bassi attraversò un periodo di difficoltà economiche, in parte dovute al cambiamento dei gusti dei collezionisti, che si orientavano verso stili più moderni. Nonostante ciò, continuò a dipingere fino agli ultimi giorni della sua vita, lasciando un'eredità artistica di grande valore. La sua opera rappresenta un ponte tra il paesaggismo arcadico e quello naturalistico, testimoniando la transizione dal classicismo neoclassico verso un'osservazione più attenta e realistica del mondo naturale. Giambattista Bassi morì a Roma nel 1852, all'età di sessantotto anni, dopo aver dedicato la sua vita all'arte e aver contribuito significativamente allo sviluppo del paesaggismo italiano. La sua capacità di cogliere le variazioni atmosferiche e luministiche e di rappresentare con fedeltà e poesia i paesaggi della campagna romana lo rende una figura di spicco nella storia dell'arte italiana.
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