La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Giorgio Belloni ( Codogno 1861 - Azzano di Mezzegra 1944). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Giorgio Belloni è stato un pittore italiano di spicco nato a Codogno, Lodi, il 13 dicembre 1861 e morì ad Azzano di Mezzegra, Como il 12 aprile 1944. La sua formazione artistica iniziò all’Accademia di Brera nel 1878, dove fu studente di Giuseppe Bertini. Belloni debuttò nel 1879 con due viste di prospettive interiori, e dopo un periodo a Verona, dove dipinse i suoi primi paesaggi all’aperto, si stabilirono a Milano nel 1890. A Milano Belloni si consolidò come pittore paesaggista dal 1882. Il suo successo alla Mostra Nazionale Artistica di Venezia nel 1887 gli conferì il riconoscimento oltre i confini regionali. Influenzato dal Naturalismo lombardo fin dai primi anni ’80, si specializzò in marina, dipinto dal naturale durante i soggiorni estivi a Sturla, Noli e Forte dei Marmi. Tuttavia, le sue opere si distinguono per un’atmosfera poetica e suggestiva. Sebbene continui a lavorare principalmente come paesaggio, con ampie vedute sull’area alpina e brianza, si dedica anche a ritratti e cantine. L'influenza del divisionismo alla fine del secolo si manifesta nella sua interpretazione della luce. Belloni fu assiduamente coinvolto in importanti mostre a livello nazionale ed internazionale, culminando nell’incarico di una sala personale alla Biennale di Venezia nel 1914 e una mostra alla Galleria di Pesaro nel 1919. Nel corso della sua carriera Belloni ha sviluppato uno stile distintivo che riflette la sua capacità di catturare l’essenza del paesaggio italiano, dalle coste alle montagne, con una sensibilità che trascendeva la mera rappresentazione realistica. Il suo lavoro è caratterizzato da una tavolozza colorata morbida e da una tecnica che spesso incorporava elementi di impressionismo e divisionismo, permettendogli di giocare con luce e atmosfera in modo unico. L’eredità di Giorgio Belloni dura attraverso le sue opere, che si trovano in collezioni private e musei, e rimane un riferimento nello studio del paesaggio italiano tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Il suo contributo all’arte italiana è celebrato dalla sua capacità di infondere la poesia visiva nelle sue tele, catturando la bellezza e lo spirito della sua terra natale.
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