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Jean-Achille Benouville, nato il 15 luglio 1815 a Parigi e deceduto l'8 febbraio 1891, è stato un pittore paesaggista francese rinomato per le sue vedute dell'Italia. La sua vita e la sua arte si intrecciano strettamente con la storia e la cultura del suo tempo, riflettendo un profondo legame con la natura e un'ammirazione per il paesaggio storico. Benouville iniziò il suo percorso artistico sotto la guida di François-Édouard Picot e successivamente di Léon Cogniet, due figure influenti nel panorama artistico francese dell'epoca. La sua formazione lo portò a esplorare i dintorni di Parigi, Compiègne e Fontainebleau, dove dipinse numerosi paesaggi che catturavano l'essenza e la bellezza della campagna francese. Nel 1834, Benouville fece il suo debutto al Salon, una prestigiosa esposizione d'arte a Parigi, segnando l'inizio di una carriera ricca di successi. Tre anni dopo, fu ammesso all'École nationale supérieure des beaux-arts, consolidando ulteriormente la sua formazione artistica. Il suo talento fu riconosciuto nel 1845 quando vinse il Prix de Rome per la pittura di paesaggio storico con l'opera "Ulisse e Nausicaa". Questo premio gli permise di viaggiare in Italia, dove rimase profondamente affascinato dalla luce, dai colori e dalla storia del paesaggio italiano. Durante i suoi soggiorni in Italia, Benouville ebbe l'opportunità di lavorare a stretto contatto con Jean-Baptiste Camille Corot, condividendo uno studio a Roma. Questa esperienza fu fondamentale per lo sviluppo del suo stile, che si arricchì di una nuova sensibilità verso la luce e il colore. Dopo aver trascorso tre anni alla Villa Médicis, decise di rimanere in Italia, pur continuando a partecipare alle esposizioni a Parigi. Nel 1851, Benouville si sposò e ebbe due figli, Pierre Louis e Léon, entrambi divenuti architetti. La sua vita subì un cambiamento significativo nel 1863 quando fu nominato Cavaliere della Legion d'Onore, riconoscimento che attestava il suo contributo all'arte francese. Dopo la morte della moglie, fece ritorno in Francia e si risposò nel 1871. Continuò a viaggiare frequentemente, visitando l'Italia, i Pirenei e i Paesi Bassi, fino alla sua morte a Parigi nel 1891. Tra le sue opere più note si annoverano "Villa Romana" (1844), "Il Colosseo visto dal Palatino" (1844), "Capri" (circa 1845) e "Paesaggio sulla Campagna Romana, con Bufali" (circa 1865-1868). Questi lavori riflettono il suo amore per il paesaggio italiano e la sua abilità nel catturare la bellezza e l'atmosfera dei luoghi che dipingeva. Guy de Maupassant dedicò il suo racconto "Mon oncle Jules" (1883) a Benouville, testimoniando l'ammirazione che il pittore suscitava anche al di fuori dell'ambito artistico. La sua eredità continua a vivere attraverso le sue opere, che sono conservate in importanti musei e collezioni in tutto il mondo, tra cui il Musée d'Orsay e il Louvre a Parigi. Jean-Achille Benouville rimase fedele al genere del paesaggio storico per tutta la vita, seguendo le orme di Claude Lorrain, ma affinando il suo stile con un'attenzione particolare alla luce e al colore. La sua arte rappresenta un ponte tra la tradizione del paesaggio classico e le nuove tendenze del paesaggismo ottocentesco, rendendolo una figura di spicco nella storia dell'arte francese.
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