La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Santo Bertelli ( Arquata Scrivia 1840 - Genova 1892). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Santo Bertelli, nato ad Arquata Scrivia il 1° novembre 1840 e deceduto a Genova il 6 febbraio 1892, è stato un artista poliedrico che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico italiano del XIX secolo. La sua vita, intrisa di arte e creatività, si snoda attraverso un percorso di formazione e realizzazione che lo ha visto emergere come pittore, scultore e incisore, testimoniando la sua versatilità e il suo talento eccezionale. La giovinezza di Bertelli fu segnata dall'incontro con l'arte, avvenuto a soli tredici anni quando si trasferì a Gavi per studiare presso lo studio dei fratelli Montecucco. Questa esperienza iniziale gli fornì le basi tecniche e lo spirito critico necessari per sviluppare la propria visione artistica. Nel 1857, la sua formazione proseguì all'Accademia di Belle Arti di Genova, dove fu allievo di maestri del calibro di Isola e Frascheri, che influenzarono profondamente il suo stile e la sua concezione dell'arte. La svolta nella carriera di Bertelli avvenne nel 1867, quando vinse la pensione Durazzo che gli permise di recarsi a Roma per perfezionarsi. In questo periodo, acquisì fama come ritrattista, grazie alla sua capacità di catturare l'essenza dei suoi soggetti con realismo e sensibilità. Tuttavia, il suo ritorno a Genova segnò un ulteriore evoluzione del suo percorso artistico: si dedicò prevalentemente all'affresco, esprimendo una predilezione per la pittura religiosa e paesaggistica che lo distinse per verità e freschezza. Bertelli fu un fervente sostenitore della scuola verista, rifiutando gli atteggiamenti accademici e aderendo alla scuola grigia genovese, che si proponeva di rinnovare la pittura italiana con un approccio più autentico e diretto alla realtà. Le sue opere, caratterizzate da una particolare attenzione al dettaglio e da una profonda comprensione della natura umana, sono disseminate in tutta la Liguria e il Piemonte, con affreschi notevoli nelle chiese di San Biagio in Val Polcevera, Loano, Finale, Porto Maurizio, Albenga, Varazze, Voltri e San Lorenzo della Costa. Tra le sue opere più significative si annoverano il "Ritratto dei Bingen", il "Ritratto del pittore F. Gandolfi", "Tirsi Amarilli e Clori", "Le Marie al Sepolcro", "Paesaggio", "Il Pincio", "Romana" (studio di costume all'acquerello), "Madonna del Rosario", "Ritratto di due bimbi", "Vecchio maomettano seduto", "Amazzone", "Ritratto della marchesa Cambiaso-Petrano", "Caccia alle farfalle", "Ritratto dell'Arciduchessa Manette Tanska" datato 1879, "La masseria dello Scrivia" e vari studi di nudo femminile. Oltre alla pittura, Bertelli si dedicò anche alla scultura, creando opere in terracotta come "Compiacenza", "Piccola madre", "Buoni amici" e progetti per il monumento a Re Carlo Alberto. La sua attività non si limitò alla sola produzione artistica; fu anche un diligente conservatore di memorie e documenti sulla scuola grigia genovese, contribuendo alla valorizzazione di questo movimento artistico. Il suo contributo all'arte italiana è stato riconosciuto con dediche e omaggi nella sua città natale e oltre: a Genova, una via di Sampierdarena porta il suo nome, mentre ad Arquata Scrivia la piazza principale gli è stata dedicata, con l'erezione di un monumento in suo onore. Le sue opere sono conservate nelle Civiche Gallerie d'Arte Moderna di Genova e Savona, nonché nelle raccolte dell'Accademia Ligustica di Genova e del Palazzetto Montecucco-Bertelli di Gavi Ligure, testimoniando l'importanza e l'influenza di Santo Bertelli nel panorama artistico italiano.
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