La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Giuseppe Bertini ( Milano 1825 - 1898). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Giuseppe Bertini, nato a Milano l'11 dicembre 1825 e morto nella stessa città il 24 novembre 1898, è stato un pittore italiano che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico del suo tempo. La sua formazione artistica iniziò all'Accademia di Brera, dove studiò sotto la guida di Luigi Sabatelli e Giuseppe Bisi. La sua carriera prese una svolta decisiva nel 1845, quando vinse il Gran premio di pittura dell'Accademia di Brera grazie a un'opera che ritraeva l'incontro tra Dante e Fra Ilario, segnando l'inizio di una serie di successi che lo avrebbero consacrato come uno dei maggiori esponenti del movimento verista nella pittura. Bertini si distinse per la sua abilità nel rappresentare scene storiche e religiose con un realismo vivido e dettagliato. Tra le sue opere più note, si ricorda il "Trionfo dell'ingresso dei sovrani alleati a Milano dopo la Battaglia di Magenta", realizzato dopo il 1859. Questo dipinto, insieme ad altri lavori come la rappresentazione di Torquato Tasso introdotto a Emanuele Filiberto e la "Morte di San Giuseppe", commissionata da una parrocchia di Palermo, evidenzia la sua maestria nel catturare momenti storici e biblici con intensità emotiva. Bertini fu anche un eccellente frescante, come dimostrano i suoi lavori nella residenza dei Puricelli Guerra, dove dipinse i grandi uomini del Medioevo su sfondi di architettura gotica, e nella chiesa greco-ortodossa di Trieste, dove realizzò decorazioni di notevole impatto visivo. La sua versatilità artistica si estese anche alla decorazione di interni, come nel caso della Sala Dorata nel Museo Poldi Pezzoli di Milano, dove realizzò una serie di pannelli murali che celebrano le arti e le muse. Oltre alla sua attività di pittore, Bertini ebbe un ruolo fondamentale nell'ambito dell'insegnamento artistico. Dal 1860, con la riorganizzazione dell'Accademia di Brera, fu incaricato della direzione di una delle due scuole di pittura, posizione che mantenne fino alla fine del secolo. Tra i suoi allievi si annoverano figure di spicco come Giuseppe Barbaglia, Cesare Bertolotti e Emilio Cavenaghi, testimoniando l'influenza duratura del suo insegnamento sulle generazioni successive. La collaborazione con il fratello Pompeo, specializzato nella realizzazione di vetrate artistiche, spesso basate su disegni di Giuseppe, aggiunge un ulteriore strato alla sua poliedrica attività artistica. Questa sinergia familiare contribuì a diffondere lo stile e le tecniche di Bertini anche nel campo dell'arte vetraria, arricchendo chiese e palazzi con opere di grande bellezza. Giuseppe Bertini non fu solo un artista di talento, ma anche un influente promotore culturale, come dimostra il suo impegno nella fondazione e direzione del Museo Poldi Pezzoli di Milano. La sua visione artistica e il suo contributo all'arte italiana dell'Ottocento lo rendono una figura di spicco, la cui eredità continua a influenzare il mondo dell'arte. La sua vita e le sue opere rappresentano un capitolo fondamentale nella storia dell'arte italiana, testimoniando il suo impegno non solo come creatore di bellezza, ma anche come educatore e custode del patrimonio culturale.
CARLA ACCARDI
FRANCO ANGELI
GIACOMO BALLA
ALIGHIERO BOETTI
AGOSTINO BONALUMI
ANTONIO BUENO
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GIORGIO DE CHIRICO
FORTUNATO DEPERO
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