La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Cesare Bertolla ( Lucca 1845 - Roma 1920). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Cesare Bertolla nacque a Lucca il 19 luglio 1845 e morì a Roma il 14 gennaio 1920. Si trasferì a Roma intorno al 1880 e aprì uno studio su via Nazionale. Bertolla è specializzata nella pittura di paesaggi con animali e figure delle regioni malarie e malariche, concentrandosi sulle aree intorno a Roma. Il suo lavoro riflette una profonda connessione con la natura e un fascino per i paesaggi solitari e malinconici della campagna romana. Studia a Roma e fa parte di un gruppo informale di artisti e pittori che includevano Carlo Ferrari, Enrico Coleman, Alessandro Coleman, Onorato Carlandi e Cesare Pascarella. Bertolla trascorreva le sue giornate a passeggiare tra le paludi di Maccarese, sfidando il rischio di ottenere la malaria, catturare il paesaggio nudo e desolato e la miseria dei suoi abitanti. Era un cacciatore e spesso accompagnato dal suo amico Onorato Carlandi. I suoi dipinti documentarono un mondo che non esiste più, lasciando una collezione completa di fotografie per comprendere un ambiente scomparso. Alla Mostra di Torino nel 1880, Bertolla esibiva "Autunno". Nel 1883 Mostra Internazionale Artistica, presentò "Le bufale nella pineta", "La Porta San Lorenzo" e "La Porta del Christiano al Marocco". In una mostra romana nel 1889, presentò "Mattino", "Alla spalletta", "La valle del Teverone" e "Ricordo di Terracina". Bertolla faceva parte del gruppo di artisti conosciuti come la 25° campagna romana, interessata a questioni sociali e sanitarie. Attraverso la sua arte, offrì una visione critica della società e dell’ambiente del suo tempo. Il suo stile artistico e la sua capacità di catturare l'essenza della campagna romana lo hanno reso un pittore di spicco del suo tempo. Nonostante la sua morte nel 1920, l’eredità di Cesare Bertolla dura attraverso le sue opere, che continuano ad essere apprezzate e apprezzate dai collezionisti e dagli amanti dell’arte. Il suo contributo all’arte italiana del XIX secolo rimane riconosciuto e i suoi dipinti sono una testimonianza della storia e della cultura del suo tempo.
CARLA ACCARDI
FRANCO ANGELI
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