La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Giuseppe Bisi ( Genova 1787 - Milano 1859). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Giuseppe Bisi, nato a Genova il 10 aprile 1787 e deceduto a Milano il 28 ottobre 1869, è stato un pittore italiano che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico del suo tempo, specializzandosi principalmente nella pittura paesaggistica in stile romantico. La sua vita e la sua carriera sono state profondamente intrecciate con il contesto storico e culturale dell'Italia dell'Ottocento, un periodo di grandi cambiamenti e fermenti artistici. Figlio del pittore e scultore Tommaso Bisi, Giuseppe crebbe in un ambiente familiare dove l'arte era parte integrante della quotidianità. Questo contesto familiare gli permise di sviluppare fin da giovane una profonda passione per la pittura, che coltivò sotto la guida del padre e che lo portò a diventare uno dei maggiori esponenti del vedutismo lombardo della prima metà dell'Ottocento. La sua formazione artistica fu arricchita da esperienze significative, come la partecipazione alle campagne napoleoniche e il lavoro nella Cancelleria del viceré Eugenio di Beauharnais. Queste esperienze gli fornirono una vasta conoscenza del territorio italiano e influenzarono profondamente la sua produzione artistica, caratterizzata da una notevole attenzione al dettaglio e alla rappresentazione fedele dei paesaggi. Nel 1829, Bisi intraprese un viaggio a Roma, dove ebbe l'opportunità di studiare e dipingere i paesaggi del Lazio, arricchendo ulteriormente il suo stile con nuove influenze e tecniche. Al suo ritorno a Milano, la sua reputazione come paesaggista era ormai consolidata, e nel 1838 fu nominato professore di pittura paesaggistica presso l'Accademia di Brera, un ruolo che gli permise di influenzare le generazioni future di artisti. Giuseppe Bisi fu anche un membro attivo della comunità artistica milanese, esponendo regolarmente le sue opere a Brera e partecipando a esposizioni in altre città italiane, come Genova e Torino. Nonostante la vasta produzione, oggi ci rimane un numero relativamente esiguo delle sue opere, quasi tutte paesaggi o vedute d'interni, che testimoniano la sua maestria nel catturare l'essenza del paesaggio italiano. Tra le sue opere più note si annoverano "Veduta del porto di Genova" (1826), "Veduta di Castel Gandolfo" (1830), e "Veduta di Torno" (1860), che riflettono la sua capacità di combinare la precisione topografica con un'interpretazione romantica e emotiva del paesaggio. Bisi fu anche una figura centrale nella vita artistica della sua famiglia, sposando la pittrice Ernesta Legnani e introducendo all'arte il nipote Luigi Bisi, che divenne anch'egli un pittore di rilievo. La sua influenza si estese anche a numerosi allievi e seguaci, tra cui Roberto Garavaglia e Gaetano Gariboldi, contribuendo a perpetuare la tradizione del vedutismo lombardo. La sua eredità artistica è oggi conservata in importanti collezioni pubbliche e private, e le sue opere continuano a essere apprezzate per la loro bellezza e per l'importante contributo alla storia dell'arte italiana. Giuseppe Bisi rimane una figura emblematica dell'arte paesaggistica dell'Ottocento, capace di catturare con sensibilità e maestria le varie sfaccettature del paesaggio italiano.
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