La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Mario Borgoni ( Pesaro 1869 - Napoli 1950). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Mario Borgoni, nato a Pesaro il 24 luglio 1869 e deceduto a Napoli tra il 1931 e il 1936, è stato un artista poliedrico che ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo dell'arte italiana, specialmente nel campo della pittura, dell'illustrazione, della grafica, del figurinismo e della pubblicità. La sua vita e la sua carriera sono state caratterizzate da una costante ricerca di bellezza e da un talento eccezionale nel catturare l'essenza della realtà attraverso le sue opere. Borgoni iniziò il suo percorso formativo presso l'Istituto di Belle Arti di Napoli, dove fu allievo del decoratore Ignazio Perricci. Questo periodo di studi fu fondamentale per lo sviluppo delle sue capacità artistiche e per la sua futura carriera. La sua amicizia con Domenico Morelli, un altro illustre artista dell'epoca, fu altrettanto significativa, influenzando profondamente il suo stile e la sua visione artistica. La carriera di Borgoni prese il via con la sua partecipazione alla Promotrice di Napoli del 1888, dove esordì con opere che riflettevano il linguaggio verista della Scuola napoletana. Tuttavia, non si limitò a questo stile, poiché le suggestioni liberty, derivanti dal mondo pubblicitario, iniziarono presto a permeare anche i suoi dipinti. Questa fusione di stili divenne una caratteristica distintiva del suo lavoro, rendendo le sue opere immediatamente riconoscibili. Nonostante gran parte delle sue tele siano andate perdute, la sua attività grafica è ancora ampiamente documentata, grazie soprattutto alla raccolta Salce a Treviso. Borgoni fu un esponente assiduo delle Promotrici napoletane dai primi del Novecento fino al 1922 e partecipò anche a mostre romane della Società Amatori e Cultori nel 1895 e 1896. La sua produzione pittorica si concentrò principalmente su soggetti femminili sinuosi, che riflettevano una forte impronta napoletana e una sensibilità verista. Dagli anni Dieci in poi, Borgoni si dedicò prevalentemente all'attività pubblicitaria, diventando direttore della sezione cromolitografica dello stabilimento Richter a Napoli nel 1915. Continuò comunque a lavorare nel campo della grafica e della pittura fino agli anni Venti, lasciando un'eredità di opere che celebrano la bellezza e la cultura italiana. Le sue opere più note includono "Spensieratezza", esposto alla "Primaverile" di Firenze nel 1922, e gli affreschi della sala da pranzo al Palazzo Reale di Monza, nonché la volta del Salone Margherita di Napoli. Questi lavori evidenziano la sua abilità nel combinare elementi decorativi con una rappresentazione realistica, creando composizioni di grande impatto visivo. Mario Borgoni fu anche un apprezzato insegnante, trasmettendo la sua passione e il suo sapere agli studenti dell'Istituto di Belle Arti di Napoli. La sua vita personale fu altrettanto ricca, sposandosi con l'amatissima Lilliana, che gli diede due figli, Renato e Vittorio, e che fu spesso fonte di ispirazione per le sue opere. In conclusione, Mario Borgoni è stato un artista di grande talento e versatilità, la cui opera ha attraversato e influenzato diversi ambiti dell'arte italiana. La sua capacità di fondere insieme realismo, verismo e liberty ha creato un linguaggio artistico unico, che continua a essere apprezzato e studiato ancora oggi.
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