La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Odoardo Borrani ( Pisa 1832 - Firenze 1905). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Odoardo Borrani è stato un pittore italiano, nato a Pisa il 22 agosto 1833 e morto a Firenze il 14 settembre 1905. La sua vita e il suo lavoro sono strettamente legati al movimento Macchiaioli, un gruppo di artisti che cercano di catturare luce e colore attraverso macchie o macchie nelle loro tele, al contrario dei metodi accademici tradizionali. La famiglia Borrani si trasferì a Firenze quando Odoardo era bambino, e fu lì che iniziò la sua formazione artistica. Suo padre, David Borrani, anche pittore, fu colui che lo introdusse nel mondo dell’arte. A sette anni, Odoardo mostrò già interesse e abilità nella pittura, e suo padre lo prese sotto la sua tutela. Successivamente, ha lavorato come assistente dello storico pittore Gaetano Bianchi, con il quale ha avuto la possibilità di restaurare affreschi di Paolo Uccello e Domenico Ghirlandaio. Nel 1850, all’età di 17 anni, Borrani entrò nell’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove studiò sotto la guida di insegnanti come Gaetano Bianchi, Giuseppe Bezzuoli ed Enrico Pollastrini. Durante il suo tempo all'accademia, si allontanò dagli stili accademici e cominciò a sviluppare il proprio approccio artistico. Il suo primo lavoro è stato riconosciuto presso l'Accademia "Un veglione di maschere alla Pergola". Nel 1859 fu significativo nella razza Borrani, mentre dipinse "Lorenzo il Magnifico viene salvato dall'uccisione nella sacrestia della cattedrale", episodio della cospirazione dei Pazzi. Questo lavoro valeva la medaglia d'oro in un concorso all'Accademia di Firenze. Nello stesso anno, si unì all'esercito e, dopo essere tornato dalla campagna, creò opere come "Il Corpo di Jacopo de' Pazzi" e "Michelangelo dirige la fortificazione di Firenze". Borrani si è associato alla Scuola di Castiglioncello e alla Scuola di Piaagentina, dove ha lavorato con altri artisti come Telemaco Signorini e Vincenzo Cabianca. Fu in questo periodo che adotta la tecnica di pittura del naturale, che gli permetteva di esplorare la luce e il colore più direttamente e spontaneamente. Nel 1865 segnò un punto culminante nella sua produzione artistica, con opere come "Speranze percute", che vennero inviate alla Società Treastern di Belle Arti nel dicembre di quell'anno. Il suo stile iniziale tendeva ad un approccio più classico, con una rappresentazione pittorica piatta e una costruzione di immagini accuratamente composta. Durante la sua carriera Borrani si dedicò anche al ritratto, spesso usando i familiari come modelli. Inoltre, ha affrontato le questioni di genere in uno stile personale e distintivo. Il suo lavoro "Renaioli sul Mugnone" è un esempio della sua capacità di catturare la luce e l'atmosfera di una scena. Odoardo Borrani è stato un artista che trascende la tecnica della "macchia" per esplorare profondamente la condizione umana e il paesaggio naturale. Il suo patrimonio si trova nelle collezioni e nei musei, e il suo contributo all’arte italiana del XIX secolo rimane riconosciuto e celebrato.
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