La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Mario Broglio ( Piacenza 1891 - Lucca 1948). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Mario Broglio, nato a Piacenza il 2 agosto 1891 e scomparso a San Michele di Moriano il 22 dicembre 1948, è stato una figura poliedrica nel panorama artistico e culturale italiano del primo Novecento. La sua vita e la sua opera si intrecciano strettamente con i movimenti artistici e le avanguardie del tempo, rendendolo un personaggio chiave per comprendere le dinamiche culturali di quel periodo. Dopo essersi trasferito a Roma, Broglio intraprese gli studi presso l'Accademia di Belle Arti, dove iniziò a delineare il suo percorso artistico e intellettuale. La sua formazione accademica gli fornì le basi per sviluppare una visione artistica propria, che ben presto lo portò a esplorare nuove direzioni e a sperimentare con differenti forme d'arte. Broglio non fu solo pittore, ma anche scultore, scrittore ed editore d'arte, dimostrando una versatilità e una curiosità intellettuale che lo portarono a interessarsi a vari aspetti della cultura e dell'arte. La sua figura di editore, in particolare, ebbe un impatto significativo sul panorama artistico italiano, grazie alla fondazione della rivista "Valori Plastici" nel 1918. Questa pubblicazione divenne un punto di riferimento per gli artisti dell'epoca, promuovendo un ritorno all'ordine e ai valori della pittura classica, in contrapposizione alle avanguardie futuriste e cubiste. "Valori Plastici" giocò un ruolo cruciale nel diffondere le idee del movimento omonimo, che vedeva in Broglio uno dei suoi principali esponenti. Attraverso la rivista, Broglio ebbe l'opportunità di esprimere le sue convinzioni artistiche e di influenzare il dibattito culturale, sostenendo la necessità di una riscoperta della tradizione pittorica italiana e di una maggiore attenzione verso la forma e la composizione. Oltre al suo impegno come editore, Broglio continuò a dedicarsi alla pittura, realizzando opere che riflettevano il suo interesse per il classicismo e per una rappresentazione armonica della realtà. La sua produzione artistica, sebbene meno nota rispetto al suo ruolo di critico e promotore culturale, testimonia la sua ricerca di un equilibrio tra innovazione e tradizione, caratteristica che lo accomunava ad altri artisti del tempo. Nel corso della sua vita, Broglio ebbe modo di viaggiare e di vivere all'estero, esperienze che arricchirono ulteriormente la sua visione del mondo e della cultura. Questi soggiorni gli permisero di entrare in contatto con le principali correnti artistiche europee e di confrontarsi con artisti e intellettuali di varie nazionalità, ampliando così i suoi orizzonti e influenzando il suo lavoro. Nonostante la sua morte prematura nel 1948, l'eredità di Mario Broglio continua a essere riconosciuta e celebrata, come dimostra la dedica di una mostra alla XXV Biennale di Venezia del 1950. La sua figura rimane emblematica di un periodo di grande fermento culturale e artistico, in cui la ricerca di un nuovo linguaggio visivo si intrecciava con la volontà di riscoprire e valorizzare le radici della tradizione pittorica italiana.
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