La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Domenico Buratti ( Nole Canavese 1881 - Torino 1960). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Domenico Buratti, nato il 21 novembre 1881 a Nole, una piccola località del Canavese in provincia di Torino, è stato un artista poliedrico italiano, noto per le sue opere come pittore, poeta e illustratore. La sua vita e la sua arte sono state profondamente radicate nelle tradizioni e nella cultura del suo paese natale, riflettendo un profondo legame con le sue radici. Cresciuto in una famiglia umile, figlio di un carpentiere, Buratti dimostrò fin da giovane un'inclinazione per l'arte. Dopo aver completato gli studi elementari, si trasferì a Torino per frequentare l'Accademia Albertina, dove fu allievo di maestri del calibro di Giacomo Grosso e Paolo Gaidano. Durante gli anni accademici, strinse amicizia con altri artisti come Cesare Ferro e Felice Carena, ma non fu considerato un buono scolaro dai suoi insegnanti. Nonostante le difficoltà iniziali, Buratti iniziò a farsi conoscere nel mondo artistico esponendo già a vent'anni al Salon di Parigi e successivamente in varie mostre in Italia e all'estero. Le sue opere, che spaziavano dalla pittura all'illustrazione, ricevettero l'attenzione e l'apprezzamento della critica e del pubblico. Tra i suoi lavori più noti, si ricordano "I Ribelli", "L'Annunciazione", e "Il Presepio", quest'ultimo apprezzato da personalità come il comm. Olivetti. La sua carriera fu anche segnata dall'illustrazione di libri per bambini e raccolte di poesie, come "Il Cestello" di Angiolo Silvio Novaro e "Ruggine" di Renzo Pezzani, dimostrando la sua versatilità e la capacità di esprimersi attraverso diversi mezzi artistici. La vita personale di Buratti fu altrettanto intensa e complessa. Nel 1915 incontrò la pittrice Vittoria Cocito, che sposò nel 1920 e dalla quale ebbe tre figlie. La sua esperienza come soldato durante la Prima Guerra Mondiale e la successiva prigionia in Germania influenzarono profondamente la sua arte e la sua poesia, come si può evincere dalla raccolta "Paese e Galera". Dopo la guerra, Buratti si dedicò con rinnovato interesse al ritratto e al paesaggio, ma fu anche un attivo promotore culturale, fondando con il fratello una piccola casa editrice e partecipando alla fondazione della "Libera Accademia di Belle Arti" a Torino. Negli ultimi anni della sua vita, l'artista si concentrò principalmente sulla poesia e sulla pittura di nature morte e autoritratti, cercando sempre di catturare l'essenza della bellezza e della qualità della vita. Domenico Buratti morì a Torino il 24 maggio 1960, lasciando un'eredità artistica di grande valore e un'impronta indelebile nella storia dell'arte italiana del XX secolo.
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