La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Giovanni Busato ( Vicenza 1806 - 1886). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Giovanni Busato, nato a Vicenza il 3 dicembre 1806 e morto nella stessa città il 10 dicembre 1886, è stato un pittore italiano di grande rilievo nel panorama artistico del XIX secolo. La sua vita e la sua opera si inseriscono in un periodo di transizione e fermento culturale, in cui l'Italia stava cercando la propria identità nazionale anche attraverso l'arte. Figlio di Giuseppe, un modesto falegname, e di Caterina Zattara, Busato mostrò fin da giovane una spiccata inclinazione per l'arte. Grazie all'intervento di uno zio, nel 1825 fu inviato a studiare presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove ebbe come maestri Teodoro Matteini e Natale Schiavone. Durante questo periodo, ebbe l'opportunità di confrontarsi con colleghi del calibro di Michelangelo Grigoletti e Francesco Hayez, immergendosi così nelle correnti artistiche dell'epoca. Nel 1829, Busato vinse un concorso accademico che gli permise di trasferirsi a Roma con una pensione. Qui entrò in contatto con il neoclassicismo romano e con le novità introdotte da puristi e nazareni. La sua abilità nel disegno dal nudo fu premiata nel 1830 dall'Accademia Nazionale di San Luca con una medaglia. Un ritratto di Papa Gregorio XVI, realizzato nel 1834, gli valse la nomina a cavaliere. La sua vita prese una svolta quando, per amore di una donna greca, si trasferì a Corfù, dove decorò il teatro cittadino. Tornato in Italia, sposò Luigia Dalla Vecchia e iniziò un periodo di intensa attività artistica. Tra le sue opere più significative di questo periodo, si ricordano il sipario per il Gran Teatro La Fenice di Venezia, quattro grandi tele per la Cattedrale di Schio e numerose decorazioni per teatri in città come Trieste, Sinigallia, Corfù e Ravenna. Nel 1877-1878, in occasione del restauro di Palazzo Thiene a Vicenza, Busato realizzò sulla facciata tre scene rappresentanti la storia del progresso umano. Contemporaneamente, preparò sei tele per il Santuario della Madonna di Monte Berico, raffiguranti episodi biblici e religiosi. Nel 1882, il re Umberto I lo nominò cavaliere della Corona d'Italia, riconoscendo così il suo contributo all'arte e il suo patriottismo. Oltre alle opere pubbliche, Busato lasciò numerosi ritratti e tele in raccolte private, disegni, bozzetti e ritratti a olio conservati presso il Museo Civico di Palazzo Chiericati a Vicenza, tra cui due ritratti di Vittorio Emanuele II. La sua produzione artistica, caratterizzata da un'attenta osservazione della realtà e da una profonda sensibilità, testimonia l'importanza di Busato nel panorama artistico italiano del XIX secolo. La sua capacità di cogliere gli aspetti più intimi e caratteristici dei suoi soggetti, unita a una tecnica raffinata, lo hanno reso un ritrattista molto apprezzato e un artista capace di interpretare con originalità le correnti artistiche del suo tempo.
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