La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Edoardo Calandra ( Torino 1852 - 1912). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Edoardo Calandra, nato a Torino l'11 settembre 1852 e deceduto a Murello il 28 ottobre 1911, è stato un artista poliedrico che ha lasciato un'impronta significativa nel panorama culturale italiano tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo. La sua vita e la sua opera si intrecciano con la storia e l'evoluzione artistica del suo tempo, rendendolo una figura di spicco nel contesto culturale dell'epoca. La decisione di abbandonare gli studi liceali all'età di 17 anni segna l'inizio del suo percorso artistico. Calandra intraprende la sua formazione pittorica nello studio di Domenico Roscio, per poi proseguire i suoi studi presso l'Accademia Albertina di Torino. Questo periodo di formazione gli permette di assimilare le tecniche e gli stili che caratterizzeranno la sua produzione artistica. La carriera di Calandra si sviluppa in un contesto culturale in cui l'arte e la letteratura si intrecciano. Oltre alla pittura, Calandra esprime il suo talento anche come scrittore e illustratore, dimostrando una versatilità che lo rende un artista completo. La sua opera letteraria, pervasa dall'ossessione della perdita della madre avvenuta quando aveva soli sei anni, rivela una profondità emotiva e una sensibilità particolare, che si riflettono anche nelle sue opere pittoriche. Il rapporto di Calandra con il futurismo e il suo interesse per il mito della giovinezza evidenziano la sua apertura verso le avanguardie e il desiderio di confrontarsi con le nuove tendenze artistiche. Tuttavia, la sua produzione pittorica rimane fortemente legata a un gusto accademico, caratterizzato da una certa bravura tecnica e da una predilezione per temi storici e agiografici, che egli considera dotati di una funzione educativa. Tra le sue opere più note si annoverano "La vecchia strada del Cenisio" (1873), "Capo Noli" (1875) e "La pesca ai polipi nel golfo di S. Margherita Ligure" (1877), opere che rivelano un interesse per il paesaggio e un'avvicinamento alla scuola di Massimo d'Azeglio. Nonostante questo, Calandra non rimane insensibile alle influenze della pittura di Carlo Pittara e della scuola di Rivara, dimostrando una capacità di dialogo con diverse correnti artistiche. La sua partecipazione alle mostre della Promotrice di Torino e la sua esposizione in città come Firenze, Milano, Genova e Vienna testimoniano il riconoscimento del suo talento e la sua presenza attiva nel panorama artistico dell'epoca. Calandra, inoltre, si dedica all'insegnamento, trasmettendo la sua passione e il suo sapere a una nuova generazione di artisti, tra cui si annoverano Vincenzo Lotti e Paolo Emilio Morgari senior. La figura di Edoardo Calandra emerge, quindi, come quella di un artista eclettico, capace di esprimersi attraverso diverse forme d'arte e di riflettere nelle sue opere le tensioni e le aspirazioni del suo tempo. La sua eredità artistica e culturale continua a essere oggetto di studio e di ammirazione, testimoniando l'importanza del suo contributo al panorama artistico italiano.
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