La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Domenico Caldara ( Foggia 1814 - Napoli 1897). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Domenico Caldara, nato il 2 maggio 1814 a Foggia, in Puglia, è stato un pittore italiano noto principalmente per i suoi ritratti e dipinti di genere. La sua vita e la sua arte si intrecciano strettamente con la storia e la cultura del suo tempo, riflettendo le dinamiche sociali e politiche dell'Italia del XIX secolo. Cresciuto in una famiglia umile, Caldara mostrò fin da giovane un notevole talento per la pittura. La sua carriera artistica prese il via grazie al mecenatismo del conte Varo, un aristocratico locale che lo sponsorizzò per studiare presso la prestigiosa Accademia Reale delle Belle Arti di Napoli. Questa opportunità gli permise di affinare le sue abilità e di immergersi nell'ambiente artistico napoletano, che all'epoca era uno dei più vivaci e stimolanti d'Italia. La sua maestria nel ritratto e la capacità di catturare l'essenza dei suoi soggetti gli valsero presto il riconoscimento e l'ammirazione della corte borbonica. Caldara divenne il pittore ufficiale della corte, un ruolo che gli consentì di accedere a commissioni di alto profilo e di entrare in contatto con le figure più influenti dell'epoca. Tra le sue opere più note vi è il ritratto di Ferdinando II sul letto di morte, commissionato dalla regina Maria Teresa nel 1859, che testimonia la sua abilità nel trasmettere non solo l'aspetto fisico ma anche l'intensità emotiva dei suoi soggetti. Oltre ai ritratti, Caldara si distinse anche nella pittura di genere e nella realizzazione di affreschi. Uno dei suoi lavori più significativi in questo ambito è la decorazione della sala principale della Casa Siniscalchi a Napoli, dove raffigurò Apollo con le muse sul Parnaso, dimostrando la sua versatilità e la sua capacità di lavorare su grandi superfici con la stessa maestria riservata ai ritratti. La sua carriera subì un duro colpo con la caduta della dinastia borbonica e la perdita del sostegno governativo. Nonostante le difficoltà, Caldara continuò a lavorare e a esporre le sue opere, come dimostra la sua partecipazione all'Esposizione Nazionale di Venezia del 1887 con il dipinto "Vecchierella". Tuttavia, gli ultimi anni della sua vita furono segnati dalla povertà, e morì a Napoli il 14 dicembre 1897. Nonostante le avversità, l'eredità artistica di Domenico Caldara continua a vivere. Le sue opere sono conservate in importanti collezioni e musei, tra cui la Galleria degli Uffizi di Firenze, dove si trova un suo autoritratto con barba realizzato nel 1858, e la Galleria d'arte moderna e contemporanea di Foggia, che dedica una sala ai suoi ritratti pittorici dell'Ottocento. La vita e l'opera di Domenico Caldara offrono uno spaccato affascinante dell'Italia dell'Ottocento, un periodo di grandi cambiamenti e contrasti. Attraverso i suoi dipinti, Caldara non solo ha immortalato i volti e le storie delle persone del suo tempo, ma ha anche trasmesso l'essenza di un'epoca caratterizzata da tensioni politiche, trasformazioni sociali e una profonda ricerca artistica.
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