La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Giuseppe Canella ( Verona 1788 - Firenze 1847). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Giuseppe Canella, nato a Verona il 28 luglio 1788 e morto a Firenze l'11 settembre 1847, è stato un pittore italiano noto per le sue vedute urbane e paesaggi naturalistici. Figlio di Giovanni Canella, un architetto, frescante e scenografo di rilievo, Giuseppe iniziò la sua formazione artistica sotto la guida del padre, contribuendo alla realizzazione di scenografie teatrali e decorazioni di interni nelle residenze nobiliari di Verona e Mantova. La sua carriera artistica prese una svolta significativa dopo un soggiorno a Venezia, dove si confrontò con le opere dei maestri veneziani del Settecento, scegliendo di inserirsi in una linea immaginaria che partiva da Guardi per arrivare a Bison e Tranquillo Orsi. La sua produzione iniziale fu caratterizzata da una predilezione per le vedute urbane, che lo portarono a viaggiare estensivamente in Europa per studio. Tra il 1820 e il 1823, Canella soggiornò in Spagna, dove le sue vedute di città come Barcellona, Valencia e Madrid ottennero grande successo. Successivamente, si trasferì a Parigi, dove rimase fino al 1833, dividendo il suo tempo tra la capitale francese e Fontainebleau. In questo periodo, Canella fu influenzato dalla scuola fiamminga e dall'opera di artisti come John Constable e Corot, il che lo spinse a rivedere il suo approccio alla pittura paesaggistica, orientandosi verso una rappresentazione più diretta e naturalistica della realtà. Durante il suo soggiorno parigino, Canella espose con successo al Salon, dove le sue opere furono acquistate dal Duca d'Orléans e ricevette una medaglia d'oro nel 1831. Questi riconoscimenti consolidarono la sua reputazione come uno dei principali vedutisti dell'epoca. Al suo ritorno in Italia nel 1832, si stabilì a Milano, dove continuò a esplorare il genere della veduta urbana, ma con un crescente interesse per la vita contemporanea e gli aspetti più umili e quotidiani del paesaggio lombardo. Il viaggio a Roma e Napoli nel 1838-39 segnò un ulteriore sviluppo nel suo stile, con una maggiore attenzione ai dettagli naturalistici e alla vita popolare, in linea con l'approccio moralistico derivato dalle opere di Alessandro Manzoni. Tra le sue opere più note si annoverano vedute di Parigi, la Cattedrale di Milano, il Porto di Honfleur, la Basilica di Santa Croce a Firenze e nuove vedute di Venezia. Giuseppe Canella fu anche un apprezzato insegnante, contribuendo alla formazione di una nuova generazione di pittori paesaggisti. Tra i suoi allievi o artisti influenzati dalla sua opera si ricordano Felice Giuseppe Vertua, Constantino Prinetti e Giovanni Renica. Suo figlio, Giuseppe Canella il Giovane, seguì le orme paterne diventando anch'egli un pittore. La vita e l'opera di Giuseppe Canella riflettono l'evoluzione del paesaggismo italiano dell'Ottocento, dalla rappresentazione idealizzata e scenografica alla ricerca di un realismo più autentico e partecipato. La sua capacità di catturare l'atmosfera e lo spirito dei luoghi che dipingeva, insieme al suo contributo alla rinnovazione del genere della veduta, lo rendono una figura di spicco nella storia dell'arte italiana.
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