La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Eurisio Capocci ( Napoli 1833 - post 1888). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Eurisio Capocci è stato un pittore italiano nato a Napoli nel 1833 e morì nella stessa città nel 1901. Figlio del rinomato astronomo Ernesto Capocci, Eurisio nasce nell’ambiente artistico di Napoli e Firenze, due città che nel XIX secolo erano centri neuralici di cultura e arte in Italia. A Firenze, Capocci visse e lavorò per diversi anni, immergendosi nella effervescente vita artistica della città toscana, particolarmente intensa e feconda a metà del XIX secolo. Durante il suo soggiorno a Firenze, ha partecipato attivamente alla comunità artistica e si è dedicato alla creazione di opere che riflettono la sua predilezione per le questioni storiche, mantenendo sempre i suoi ideali accademici. Capocci ritorna poi a Napoli, dove continua a partecipare alla vita artistica locale e a varie iniziative espositive. Nonostante la sua attiva partecipazione al mondo dell’arte, Capocci non abbandonò mai i suoi ideali accademici e il suo amore per i temi storici nel suo lavoro. Nella sua gioventù, dopo aver ricevuto i primi rudimenti artistici a Morolo, si trasferisce a Roma, dove frequenta i corsi dell’Istituto di Belle Arti. Oltre alla formazione accademica, Capocci acquisisce una preziosa esperienza pratica nella capitale italiana, dove inizia la sua produzione artistica in tenera età. Il suo lavoro era diverso sia per generi che per materiali. La professionalità di Capocci è stata testata con un viaggio in Europa, in particolare in Belgio, che gli ha permesso di consolidare la sua tecnica e espressione artistica. Al suo ritorno a Roma, la sua fiducia nei suoi mezzi espressivi era stata ulteriormente rafforzata. Capocci ha trovato a Roma l’ambiente che permette di seguire le sue inclinazioni artistiche, frequentando i corsi dell’Accademia di Belle Arti. Dopo il suo tempo all’Accademia, e con l’orientamento di Podesti, si trasferisce ad Ascoli Piceno, dove inizia la sua attività quasi esclusivamente nella realizzazione di pittura fresca. Nonostante il suo talento e il suo riconoscimento, Capocci lavora poco dal cavallo, con conseguente una piccola presenza del suo lavoro nel mercato dell’arte. Ha trascorso gli ultimi anni della sua vita ad Alatri, in condizioni molto tristi, riflettendo la dura realtà affrontata da molti artisti anche dopo una vita di dedizione all’arte. Il lavoro di Capocci è apprezzato per la sua autenticità e abilità come maestro di colori e squisito cassetto. Nonostante il suo talento e il suo contributo all’arte italiana, il suo nome viene spesso omesso nei repertori più diffusi, che indica un grande danno alla sua eredità nella storia dell’arte. La biografia di Eurisio Capocci è una testimonianza della ricca e complessa storia umana e artistica di un pittore che, nonostante le difficoltà e la mancanza di riconoscimento successivo, ha lasciato un’impronta indelebile nell’arte del suo tempo.
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