La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Basilio Cascella ( Pescara 1860 - Roma 1950). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Basilio Cascella, nato a Pescara il 1° ottobre 1860 e scomparso a Roma il 24 luglio 1950, è stato un artista poliedrico italiano, la cui carriera si è estesa dalla fine del XIX secolo fino alla metà del XX secolo. La sua vita e la sua opera si intrecciano strettamente con la storia e la cultura dell'Abruzzo, regione che ha continuamente ispirato la sua produzione artistica. Cascella nacque in una famiglia modesta; suo padre, Francesco Paolo Cascella, era un sarto, e sua madre, Marianna Siciliano, una casalinga. La famiglia si trasferì a Ortona nel 1870, dove Basilio trascorse gran parte della sua giovinezza. La passione per l'arte si manifestò precocemente in Basilio, che iniziò a esprimersi attraverso la pittura, la litografia e la ceramica. Nel 1880, durante il servizio militare a Pavia, Cascella approfondì le sue conoscenze artistiche, un'esperienza che influenzò significativamente il suo stile e la sua tecnica. Tornato in Abruzzo, si dedicò alla pittura, ma anche alla litografia e alla ceramica, diventando ben presto un punto di riferimento per l'arte regionale. Nel 1889, sposò Concetta Palmerio, con cui condivise non solo la vita privata ma anche un'intensa collaborazione artistica. La coppia ebbe figli che seguirono le orme paterne nell'arte, contribuendo a creare una vera e propria dinastia artistica. Cascella fu un artista estremamente prolifico e versatile. La sua produzione spaziò dalla pittura alla ceramica, dalla litografia all'editoria, esplorando temi che andavano dal paesaggio abruzzese alla vita quotidiana delle persone, dai ritratti ai soggetti storici e allegorici. Fu anche un appassionato fotografo, sperimentando con questa forma d'arte per catturare momenti di vita reale che poi trasformava in opere d'arte. Il suo stile si caratterizzò per l'adesione al verismo, movimento artistico che mirava a rappresentare la realtà senza idealizzazioni. Tuttavia, nelle sue opere è possibile scorgere anche influenze simboliste e post-impressioniste, soprattutto nella gestione della luce e del colore. Tra le sue opere più note, si ricorda "Il bagno della pastora" (1903), un capolavoro che raffigura una giovane pastorella in un contesto bucolico tipicamente abruzzese. Quest'opera, in particolare, testimonia la profonda connessione di Cascella con la sua terra natale, fonte inesauribile di ispirazione per l'artista. Cascella fu anche un fervente sostenitore dell'arte come mezzo di impegno civile e sociale. Durante la sua carriera, partecipò a numerose esposizioni, sia in Italia che all'estero, ottenendo riconoscimenti e premi che consolidarono la sua reputazione di artista di spicco. Nel 1955, cinque anni dopo la sua morte, fu istituito il Premio Basilio Cascella, un riconoscimento annuale dedicato all'arte che si tiene a Ortona, in provincia di Chieti, a ulteriore testimonianza dell'impatto duraturo di Cascella sul panorama artistico italiano. La sua eredità vive anche attraverso il Museo Civico Basilio Cascella a Pescara, inaugurato nel 1975. Questo museo ospita una vasta collezione di opere della famiglia Cascella, permettendo ai visitatori di immergersi nella storia artistica di questa dinastia e di apprezzare l'evoluzione stilistica e tematica attraverso le generazioni. In conclusione, Basilio Cascella non fu solo un artista di grande talento, ma anche un innovatore e un punto di riferimento culturale per l'Abruzzo e per l'Italia. La sua opera, intrisa di amore per la sua terra e di impegno sociale, continua a ispirare artisti e appassionati d'arte.
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