La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Michele Catti ( Palermo 1855 - 1914). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Michele Catti, nato a Palermo il 5 aprile 1855 e scomparso nella stessa città il 4 luglio 1914, è stato un pittore italiano di grande rilievo, particolarmente noto per i suoi paesaggi che lo hanno reso uno dei massimi esponenti della pittura paesaggistica siciliana dell'epoca della Belle Époque. La sua vita e la sua arte si intrecciano strettamente con la storia e l'ambiente culturale della Sicilia di fine Ottocento e inizio Novecento, un periodo di grande fermento artistico e culturale. Catti lasciò la famiglia in giovane età, spinto da un animo ribelle e da una forte inclinazione artistica. Trovò rifugio e protezione presso lo scrittore Luigi Natoli, che lo introdusse negli ambienti culturali palermitani. Questo periodo della sua vita fu fondamentale per la sua formazione artistica e per l'inizio della sua carriera. La sua arte si nutrì di influenze diverse, dalla pittura dei Macchiaioli all'impressionismo, fino a sfiorare il post-impressionismo crepuscolare, testimoniando una continua ricerca stilistica e tematica. Catti era profondamente legato alla sua terra natale, la Sicilia, che divenne la principale fonte di ispirazione per le sue opere. Rielaborò il paesaggio e le vedute urbane di Palermo, infondendole del suo spirito melanconico, una condizione che alcuni interpretano come una vera e propria psicopatologia. Questa visione malinconica del mondo si rifletteva nelle sue rappresentazioni autunnali e invernali dei paesaggi siciliani, spesso caratterizzati da atmosfere plumbee, molto diverse dalla luminosità tipica dell'isola. Nonostante la sua fama e il riconoscimento da parte delle famiglie più in vista di Palermo, come i Florio, i Tasca e i Trabia, che acquistavano le sue opere e lo invitavano nei loro salotti, Catti visse una vita segnata da difficoltà economiche e da problemi di salute. Morì povero e malato all'età di 59 anni. La sua eredità artistica, tuttavia, è rimasta viva, influenzando generazioni successive di artisti, tra cui suo figlio Aurelio e l'amico Erminio Kremp, che furono toccati dal suo inconfondibile stile. Le opere di Catti sono state esposte in numerose mostre, sia in vita che postume, e molte di esse si trovano ancora oggi in collezioni private, principalmente a Palermo. La sua partecipazione a importanti esposizioni nazionali, come quelle di Torino e Milano, e la sua presenza in eventi artistici a Napoli e Palermo, testimoniano il riconoscimento del suo talento a livello nazionale. Un'opera significativa, "Burrasca d'autunno", fu acquistata da Principe Umberto di Savoia nel 1875, segno dell'apprezzamento che Catti ricevette anche da esponenti di spicco dell'epoca. La Fondazione Sant'Elia ha dedicato a Michele Catti una mostra che propone una lettura a 360 gradi della sua vita e della sua esperienza artistica, mettendo in luce la complessità del suo lavoro, che spaziava dalla pittura alla fotografia. Questa esposizione ha offerto al pubblico l'opportunità di conoscere aspetti meno noti della sua produzione, attraverso opere inedite e documenti che raccontano la sua storia personale e professionale. In conclusione, Michele Catti è stato un artista di grande sensibilità, capace di interpretare la realtà attraverso una lente malinconica e personale. La sua opera, profondamente radicata nella terra siciliana, continua a essere una fonte di ispirazione e di studio per gli appassionati d'arte e per i ricercatori, testimoniando l'importanza e l'attualità del suo contributo al panorama artistico italiano.
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