La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Eugenio Cecconi ( Livorno 1842 - Firenze 1903). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Eugenio Cecconi è stato un pittore italiano nato a Livorno l'8 settembre 1842 e morì a Firenze il 19 dicembre 1903. Da una famiglia benestante, suo padre possedeva terreni nei dintorni di Livorno, il cui reddito non solo sosteneva la sua famiglia, ma aiutava anche coloro che lavoravano per un'Italia unitaria. Durante l'esilio del padre, Eugenio sviluppò il suo amore per la natura e gli animali, oltre che la passione per la caccia. Cecconi inizia a studiare giurisprudenza all’Università di Pisa, ma il suo interesse per l’arte lo portò a studiare scultura con Fazzi de Lucca, studente di Carlo Markò il più anziano. Si trasferì poi a Firenze per esercitare il suo avvocato con Leopoldo Cempini, ma allo stesso tempo frequentò corsi di pittura all’Accademia sotto la tutela di Enrico Pollastrini. Dopo la morte del padre nel 1864, lasciò la legge per concentrarsi sulla pittura. I suoi primi lavori si concentrarono sui ritratti dei clienti nel suo studio. Tuttavia, quando il tempo era favorevole, andò sulle colline per dipingere scene dal campo. Nel 1866 si unì come volontario con altri artisti toscani per combattere nelle guerre di Indipendenza Italiana. Dopo questa campagna, ha aperto uno studio a Livorno con Adolfo Belimbau e durante l’estate di quell’anno Diego Martelli lo ha ospitato a Castiglioncello, dove ha lavorato con Boldini, Bechi e Abbati. Nel 1869 Cecconi fu considerato sufficientemente preparato come pittore e iniziò ad esporre alcune sue opere alla Promotrice di Torino. Incoraggiato da amici e altri pittori, nel 1872 espose alla seconda Mostra Nazionale di Milano, che segnò una svolta nella sua carriera ricevendo una notevole attenzione pubblica e critica. Nel 1873 si trasferì a Ceppato vicino a Lari, dove dipinse scene di caccia e divenne amico di Francesco Gioli e Corcos. Nel 1875 si recò in Tunisia con il Belimbau e, al suo ritorno in Toscana, si stabilisce a Torre del Lago, divenuto luogo di pellegrinaggio artistico per la presenza della Villa de Puccini. Il suo soggiorno in Tunisia suscitò il suo interesse per le scene orientali e cambiò la sua percezione di colore e luce. Nel 1880 espone "Cenciaaele Livornesi" e partecipa alla mostra Internazionale di Dipinti Moderni della società Donatello. Tra il 1881 e il 1888 espone a Firenze, Roma, Milano, Bologna e Torino. Morì a Firenze nel 1903. Cecconi lavorava con oli, disegni a matita e acquerelli, tempio, inciso e fresco. Le sue prime opere includono ritratti e scene del campo italiano. Il suo lavoro successivo copre temi orientali ed è particolarmente noto per le sue scene di caccia con cani da caccia. Tra i suoi dipinti di eccezione vi sono "Rally Cacciato Maremmano", "Braccaiolo", "Cacciatori sul mare", "Cacciatori sul Padule di Fucecchio", "Caccia appuntamento", "Morte di cervo", "Cani di caccia", "Cinghiaio selvatico", "Cenciaiole Livornesi" del 1880, "Paesaggio Invernale" del 1885 e "Volto di Donna Araba".
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