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Ettore Cercone è stato un pittore italiano nato a Messina il 21 novembre 1850 e morì a Sorrento il 12 settembre 1896. Il suo lavoro è caratterizzato principalmente dalla rappresentazione di figure femminili, paesaggi marini e temi orientalisti. Oltre alla sua carriera artistica, Cercone ebbe una notevole carriera nella Royal Navy italiana, diventando ufficiale, ma decise di ritirarsi per dedicarsi completamente al dipinto. Fin da giovane, Cercone si unì alla Marina e partecipò alla Battaglia di Lissa nel 1866, dove dipinse il "Governolo". La sua carriera navale lo portò a viaggiare nelle Indie Occidentali, dove iniziò a raccogliere esemplari di flora e fauna marina per la stazione acquariofilia di Napoli. Durante il 1883 e il 1884 lavorò come ricercatore presso l'Acquario, che gli permise di dedicarsi più pienamente alla pittura. Nel 1888 lasciò il servizio attivo in Marina e entrò nella Riserva Navale, dove fu promosso a un capitano razziale due anni dopo. Le opere di Cercone sono difficili da individuare, poiché la maggior parte di esse sono in collezioni private. Tra le sue opere più importanti vi sono "Governolo" (1866), "Preghiera araba", "Nelle piramidi" (esposte a Milano nel 1883), "Danza del Vientre", "Madame Chrisanthème" (esposto nel Promotore di Napoli nel 1896), "Caracciolo che rivendica la sepoltura cristiana" (firmato e datato nel 1888, ora nel Museo di San Martino di Napoli), "Un Saludo Floreale" (1889), "Madonna" (1891) (ora nella Galleria Nazionale di Roma), e una serie di opere tra cui "Figure orientali", "Girl del Harén", "La Visión", "Preghiera Vespertina", "Donna Araba" e "Gaviotas" (ora in una collezione privata). Cercone era un pittore autodidatta che cominciò ad applicarsi alla pittura relativamente tardi nella sua vita. L’influenza di ambienti esotici e paesaggi che ha vissuto durante i suoi viaggi è stato uno stimolo per la sua continua attività pittorica. Il suo dipinto è stato influenzato dall'amicizia e dall'influenza di Domenico Morelli, ed è orientato verso stili che hanno avuto un grande successo in temi orientalisti e studi naturali, caratterizzati da accenti veristi sinceri. Nella sua maturità, si rivolse a temi storici e sacri, che coltiva con successo insieme all’esecuzione di ritratti femminili. Cercone debuttò nel 1878 alla Promotrice di Belle Arti, dove continuò ad esporre nel 1880. Le sue opere di ultimi anni, particolarmente efficaci e piacevoli ritratti di belle donne, scene e figure esotiche, sono state eseguite con gusto decorativo alla fine del secolo scorso e sono le più ricercate dai collezionisti nazionali. Le sue opere sono situate nel GAM (Roma), nel Museo di Capodimonte, nella Galleria d'Arte Moderna di Palermo, tra gli altri. Nonostante la sua morte precoce, Ettore Cercone lasciò un’eredità artistica che riflette la sua passione per la bellezza e la diversità del mondo, catturando l’essenza del suo tempo e il suo fascino per l’esotico e sconosciuto.
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