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Felice Cerruti Bauduc è stato un notevole artista italiano nato a Torino nel 1818 e morì il 24 novembre 1896. Il suo lavoro è caratterizzato principalmente da dipinti di genere, scene militari e tema orientalista. Sebbene alcuni libri d’arte orientalisti menzionano il suo nome come Felice Cerruti Beauduc, il suo contributo all’arte italiana del XIX secolo è indiscusso. Figlio di Francesco e Giacinta Cicero, Cerruti Bauduc inizialmente completò gli studi in scienze veterinarie a Fossano prima di essere coinvolti nella Guerra d’Indipendenza italiana tra il 1840 e il 1850. Decise quindi di dedicarsi alla pittura e studiò con Horace de Vernet, artista specializzato in scene militari, molte delle quali ispirate al Nord Africa. Cerruti Bauduc iniziò la sua carriera artistica nel 1842 presso la Promotrice de Torino come pittore e litografo di cavalli e scene di equitazione. Durante la sua carriera, espone nei campioni della Promotrice fino al 1895 e nel Circolo degli Artisti dal 1863 al 1895. Il suo primo importante lavoro fu commissionato da Carlo Alberto per il Palazzo Reale, "Combattimento di tre italiani e tre francesi nelle Fiandre alla presenza di Tommaso di Savoia" nel 1844, che lo inserì come pittore di battaglia. Partecipò alla prima guerra d'Indipendenza come seguace di Ferdinando, duca di Genova, divenuto il suo principale patrono, e successivamente ricreato episodi di guerra in grande tela. Dopo un soggiorno a Parigi per studiare le opere di H. Vernet, Cerruti Bauduc ha effettuato registrazioni su temi legati alla guerra di Crimea. Dopo l’unificazione d’Italia, continua a dipingere opere legate alla Seconda Guerra d’Indipendenza, come la “Battaglia di San Martino”, commissionata da Vittorio Emanuele II e si trova nel Museo Risorgimento di Torino. Inoltre, dedicò più spazio alle questioni di genere e al paesaggio, come si vede nella sua "Veduta di Lanzo" del 1867, e alle esibizioni di sagre rurali e temi esotici, che riflettono il gusto contemporaneo per l'orientalismo. Tra le sue opere più notevoli vi sono "Battaglia di Goito", "Sommacampgna" del 1848, "Un Momento della Battaglia di Pastrengo" del 1855, "Scontro di Volta Mantovana" del 1858, "La Tempe d'Edfou", "Caravan Arabe" del 1875 e "Fantasia arabe" del 1874. Due dei suoi grandi dipinti ad olio, che caratterizzano le fantasie arabe, sono esposti alla Galleria d’Arte Moderna di Torino. Cerruti Bauduc lavorava principalmente su tela grande. Il suo dipinto "Pastori Nella Campagna Romana" è stato venduto il 29 novembre 1993. Oltre alla sua opera di pittura, è noto anche per una litografia intitolata "Garibaldi entra a Palermo da Porta Termini", che risale al 1861 circa. L’influenza di Cerruti Bauduc sull’arte italiana si è diffusa oltre il proprio lavoro, come è stato anche mentore di altri artisti, come testimonia il suo rapporto con Filiberto Petiti, al quale ha introdotto nel mondo dell’arte e gli ha insegnato le prime nozioni di disegno e acquerello. La vita e l’opera di Felice Cerruti Bauduc riflettono un periodo di transizione e trasformazione nella storia italiana, e la sua arte è una testimonianza dei cambiamenti politici, sociali e culturali del suo tempo. Il suo patrimonio dura nelle collezioni museali e nell’apprezzamento dei collezionisti e degli amanti dell’arte.
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