La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Carlo Chessa ( Cagliari 1856 - Torino 1912). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Carlo Chessa, nato a Cagliari nel 1855 e deceduto il 24 agosto 1912, è stato un esponente significativo dell'arte italiana tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. La sua vita e la sua opera si intrecciano con la storia culturale e artistica di un'epoca di transizione, segnata da profondi cambiamenti sociali, tecnologici e estetici. Chessa iniziò i suoi studi artistici nella sua città natale, Cagliari, dove fu influenzato dalle ricche tradizioni culturali della Sardegna. Questo contesto insulare, con la sua storia, i suoi paesaggi e le sue leggende, avrebbe lasciato un'impronta indelebile sulla sua produzione artistica. Successivamente, si trasferì a Torino, città che all'epoca era un vivace centro culturale e artistico, per proseguire la sua formazione e la sua carriera. La sua produzione artistica è caratterizzata da una notevole versatilità, che spazia dalla pittura all'incisione, fino all'illustrazione. Chessa si distinse particolarmente per i suoi paesaggi alpini, che espose con successo a Torino presso la Promotrice delle Belle Arti negli anni 1884, 1888-1897 e 1911, nonché nelle esposizioni biennali del Circolo degli Artisti. Questi lavori riflettono un profondo legame con la natura e una sensibilità verso le sfumature di luce e atmosfera tipiche delle Alpi, rivelando l'influenza del paesaggismo romantico e della pittura en plein air. Oltre ai paesaggi, Chessa si dedicò anche all'incisione, realizzando ritratti e vedute che dimostrano la sua abilità tecnica e la sua attenzione al dettaglio. Le sue incisioni furono particolarmente apprezzate e incluse in diverse pubblicazioni dell'epoca, tra cui "Leggende del mare" (1894) e "Leggende delle Alpi" (1889) di Maria Savi-Lopez, nonché nella "Chronique du temps qui fut la Jacquerie" di Leon Hennique (1903). Queste opere illustrano la capacità di Chessa di fondere narrazione e immagine, contribuendo alla diffusione della letteratura e della cultura popolare attraverso l'arte visiva. Carlo Chessa fu anche il padre di Gigi Chessa, anch'egli artista, segno di una continuità familiare nel mondo dell'arte che testimonia l'importanza del contesto culturale e dell'ambiente familiare nella formazione e nello sviluppo della creatività artistica. La sua opera, oggi, è riconosciuta per il contributo alla pittura paesaggistica italiana e all'arte dell'incisione, rappresentando un ponte tra la tradizione ottocentesca e le nuove tendenze del Novecento. La sua capacità di catturare l'essenza dei paesaggi alpini e di raccontare storie attraverso le sue incisioni lo rende una figura di spicco nella storia dell'arte italiana. In conclusione, Carlo Chessa è stato un artista poliedrico, le cui opere riflettono un profondo amore per la natura e un impegno costante nella sperimentazione tecnica. La sua eredità artistica continua a essere apprezzata per la sua capacità di trasmettere emozioni e raccontare storie attraverso la bellezza del mondo naturale e la ricchezza delle tradizioni culturali.
CARLA ACCARDI
FRANCO ANGELI
GIACOMO BALLA
ALIGHIERO BOETTI
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GIORGIO DE CHIRICO
FORTUNATO DEPERO
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