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Eduardo Chicharro y Agüera, nato a Madrid il 18 giugno 1873 e deceduto nella stessa città il 24 maggio 1949, è stato un pittore spagnolo di grande rilievo, noto soprattutto per i suoi ritratti femminili. Figlio di un artigiano e vetraio, perse il padre all'età di due anni, ma l'interesse per l'arte gli fu trasmesso e incoraggiato dalla madre. Da giovane, iniziò a frequentare la Scuola di Arti e Mestieri e, a quindici anni, entrò nella Real Academia de Bellas Artes de San Fernando, dove fu allievo di maestri del calibro di Joaquín Sorolla, Manuel Domínguez Sánchez e Carlos de Haes, quest'ultimo considerato la sua principale influenza. La carriera di Chicharro fu segnata da numerosi successi espositivi, sia in ambito nazionale che internazionale. Nel 1896, ottenne una menzione d'onore alla Esposizione Nazionale di Belle Arti e, tre anni dopo, un premio di seconda classe per l'opera "Uveras" (venditrici di uva). Il 1900 fu un anno di svolta grazie a una borsa di studio che gli permise di studiare presso l'Accademia Spagnola di Roma. Nel 1904, vinse un premio di prima classe alla Esposizione Nazionale per "Il Poema di Arminda e Rinaldo", un'opera composta da tre pannelli ispirati ai personaggi del poema "Gerusalemme Liberata" di Torquato Tasso. Quello stesso anno sposò María Briones e si trasferì ad Ávila. Nel 1908, Chicharro fu nuovamente premiato con un primo premio per "Le Tre Mogli", e le sue opere furono esposte anche a Monaco e Liegi. Nel 1910, fondò l'Asociación de Pintores y Escultores, di cui divenne il primo presidente. Due anni dopo, l'associazione istituì l'annuale "Salón de otoño", ispirato al Salon d'Automne di Parigi. Nel 1912, Chicharro tornò a Roma come direttore dell'Accademia Spagnola, ruolo che mantenne fino al 1925. Durante questo periodo, sviluppò un interesse per la cultura indiana e per le opere di Rabindranath Tagore, producendo quello che considerava uno dei suoi capolavori, "La Tentazione di Buddha". Nel 1926, il suo "Pigmalione" fu presentato dal governo spagnolo all'Ufficio Internazionale del Lavoro a Ginevra. Tuttavia, nel 1936, a causa di una richiesta di rimozione, l'opera fu coperta con pannelli di legno per evitare danni, per poi essere riscoperta e nuovamente esposta al pubblico nel 2007. Al suo ritorno a Madrid, Chicharro lavorò come professore alla Escuela Superior de Bellas Artes. Con l'avvento della Seconda Repubblica Spagnola, fu nominato Ispettore Generale della Scuola di Arti e Mestieri e, nel 1934, ne divenne direttore. Durante la Guerra Civile Spagnola, visse con l'amico pittore Luis Gallardo Pérez, che lo influenzò a utilizzare una palette di colori più vivaci. Al termine del conflitto, riprese le sue precedenti posizioni e, nel 1944, fu insignito dell'Ordine Civile di Alfonso X il Saggio. Eduardo Chicharro y Agüera lasciò un'impronta indelebile nel panorama artistico spagnolo, non solo per la sua abilità nel ritratto e la maestria nel colore, ma anche per il suo impegno nel promuovere le arti attraverso l'istituzione di associazioni e eventi espositivi. La sua eredità continua a essere celebrata attraverso le sue opere, che rimangono esposte in musei e collezioni in tutto il mondo.
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