La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Alfonso Chierici ( Reggio Emilia 1816 - Roma 1873). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Alfonso Chierici nacque a Reggio Emilia il 19 gennaio 1816 e morì nella stessa città il 27 settembre 1873. Fu un pittore italiano che si distinse per il suo stile tardo neoclassico, ma che fu anche influenzato dal Romanticismo, come dimostrano i suoi contatti con artisti contemporanei quali Francesco Hayez e Filippo Bigioli. La sua formazione artistica iniziò sotto la guida di Prospero Minghetti presso la Scuola di Belle Arti di Reggio, dove studiò dal 1828 al 1832. Successivamente, si trasferì all'Accademia di Belle Arti di Modena per studiare con B. Rossi. Grazie a un assegno di studio, Chierici ebbe l'opportunità di perfezionarsi a Roma, dove fu allievo di Tommaso Minardi e dove entrò in contatto con il fermento artistico della capitale. Durante la sua carriera, Chierici si dedicò principalmente alla pittura di soggetto storico e religioso, seguendo la scia della produzione romantica dell'800. Tra le sue opere più significative si annoverano "The painter's studio" (1836), conservato alla Galleria Estense di Modena, e "Tasso e Eleonora D'este", che si trova in una collezione privata. Inoltre, fu incaricato da Romualdo Gentilucci di contribuire alla Galleria Dantesca (1861) e alla Galleria Shakesperiana, due serie itineranti di tele, completate insieme a Bigioli. Un altro dipinto attribuito a Chierici è "L'Attesa", che ritrae una giovane popolana in attesa del ritorno del pescatore, un soggetto che riflette l'interesse romantico per le emozioni e l'individualità. Nonostante la sua attività principale si svolgesse a Roma, Chierici mantenne un legame forte con la sua città natale, come dimostrano i disegni e gli studi conservati presso i Musei Civici di Reggio Emilia, che rappresentano il nucleo più importante dei suoi lavori su carta. Chierici fu anche zio di Gaetano Chierici, anch'egli pittore, che seguì le sue orme artistiche e che si specializzò in pittura di genere con interni domestici di carattere aneddotico. La famiglia Chierici, quindi, contribuì significativamente al panorama artistico italiano dell'epoca. La vita e l'opera di Alfonso Chierici si inseriscono in un periodo di grandi cambiamenti sociali, politici ed economici in Europa, che videro la nascita del Romanticismo come movimento artistico. Questo contesto influenzò profondamente la sua produzione, che si distaccò dalle forme del Neoclassicismo per abbracciare un'espressione più personale e emotiva dell'arte. Nonostante la sua morte a soli 57 anni, Chierici lasciò un'eredità artistica di rilievo, testimoniata dalle sue opere e dal ricordo che altri artisti, come il suo erede dello studio romano, conservarono di lui. Le sue tele, caratterizzate da un realismo analitico e da una descrizione attenta della realtà, continuano a essere apprezzate per la loro qualità e per il loro contributo alla storia dell'arte italiana dell'Ottocento.
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