La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Beppe Ciardi ( Venezia 1875 - Quinto di Treviso 1932 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Giuseppe Ciardi, meglio conosciuto come Beppe Ciardi, nacque a Venezia il 18 marzo 1875, in una famiglia profondamente immersa nel mondo dell'arte. Figlio del celebre pittore Guglielmo Ciardi e di Linda Locatelli, e fratello maggiore di Emma Ciardi, anch'essa pittrice di notevole talento, Beppe fu destinato fin dalla nascita a seguire le orme artistiche della sua famiglia. La sua formazione artistica iniziò sotto la guida del padre e del nonno materno, Gian Francesco Locatelli, che gli trasmisero i primi insegnamenti e lo introdussero ai segreti della tecnica pittorica. Dopo aver completato gli studi classici e aver studiato scienze naturali, Beppe decise di dedicarsi completamente all'arte, iscrivendosi nel 1896 all'Accademia di Belle Arti di Venezia. Qui, studiò figura con Ettore Tito, uno dei più importanti maestri dell'epoca, fino al 1899. Già in giovane età, Beppe dimostrò un talento eccezionale, esponendo con successo sessanta studi dal vero al Castello Sforzesco di Milano nel 1894, opere che gli valsero un immediato riconoscimento. La carriera di Beppe Ciardi prese il volo all'inizio del XX secolo, quando partecipò a numerose esposizioni internazionali, ottenendo premi e riconoscimenti che consolidarono la sua reputazione. Tra i premi più significativi, ricevette il premio Fumagalli a Milano nel 1900, una medaglia d'oro all'Internazionale di Monaco nel 1901, e una medaglia d'argento a San Francisco nel 1904. Le sue opere furono esposte in mostre personali in città italiane ed europee come Milano, Firenze, Napoli, Roma, Trieste, Bruxelles e Liegi, dimostrando la sua capacità di attrarre l'attenzione di un pubblico internazionale. Beppe Ciardi era profondamente innamorato della natura, un amore che traspariva chiaramente dalle sue opere. La rappresentazione della natura, sia nelle sue manifestazioni più idilliache che in quelle quotidiane, divenne il fulcro della sua produzione artistica. Attraverso la sua pittura, cercava di catturare gli attimi più suggestivi e i riflessi di luce più incantevoli, creando paesaggi e scene di vita rurale che colpivano per la loro autenticità e bellezza. Tra le sue opere principali si annoverano "L'isola della follia", "Pastorella e Carro di fieno", acquistato dal Re; "La Torre di Tessera", nella Galleria Mussolini; "Lembi di patria", nell'Accademia di San Luca; "Alla fonte", presso la Camera di Commercio; "Sulle Alpi", "Saltimbanchi" e "Vacca bianca" nella Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma; "Vacche all'abbeveratoio", nella Galleria Internazionale di Venezia; "Le due mucche", nel Museo del Lussemburgo a Parigi, "Nuvole bianche", nella raccolta di Sir William Ingram in Inghilterra; "Sinfonia marina", nella collezione Rosenthein di Parigi; "I mungitori", proprietà del comm. Palleran di Buenos Aires; "Cavallo", nel Museo Ricci Oddi di Piacenza. Beppe Ciardi morì improvvisamente a Quinto di Treviso il 14 giugno 1932, lasciando un'eredità artistica di grande valore. La sua opera continua a essere apprezzata e studiata, non solo per la qualità tecnica e la bellezza delle sue rappresentazioni, ma anche per il modo in cui è riuscito a catturare l'essenza della natura e della vita quotidiana attraverso la sua arte.
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