La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Guido Cinotti ( Siena 1870 - Milano 1932). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Guido Cinotti, nato a Siena il 29 dicembre 1870 e scomparso a Milano il 18 gennaio 1932, è stato un pittore italiano che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico del suo tempo. La sua formazione artistica ha avuto luogo a Milano, dove si trasferì da giovane per studiare all'Accademia di Brera. La sua carriera prese una svolta significativa nel 1894, quando il suo dipinto "Conigli" gli valse il prestigioso Premio Mylius della Brera Academy. Questo riconoscimento segnò l'inizio di una serie di successi che consolidarono la sua reputazione nel campo dell'arte. Cinotti si distinse principalmente per le sue nature morte e i paesaggi rurali, generi nei quali riuscì a esprimere al meglio la sua sensibilità artistica. Fu influenzato inizialmente da Filippo Carcano e successivamente dal Divisionismo di Giovanni Segantini, un movimento che privilegiava l'uso di tinte separate per creare un effetto di luce vibrante nelle opere. La sua abilità nel catturare la bellezza e l'atmosfera dei paesaggi si riflette nelle opere conservate presso il Museo del Paesaggio di Verbania, tra cui "Nevicata" e "Marina". Il suo stile unico si caratterizzava per la fusione tra il Liberty e le influenze di Monticelli, creando composizioni che spiccavano per originalità e raffinatezza. Cinotti non mancò di ottenere riconoscimenti per il suo vasto repertorio che includeva ritratti, figure femminili e nature morte, oltre ai già citati paesaggi. La sua vita a Milano, a partire dal 1889, lo vide entrare in contatto con i principali artisti della città, tra cui Mosè Bianchi e Giovanni Segantini, e condividere lo studio con lo scultore Paolo Troubetzkoy. La sua attività si concentrò inizialmente sui ritratti per una facoltosa borghesia lombarda, ma con il tempo Cinotti sviluppò un crescente interesse per una pittura di impronta naturalistica. I suoi viaggi e soggiorni in diverse parti d'Italia, come Venezia, Caprera e la Sicilia, gli fornirono nuove ispirazioni e influenzarono profondamente il suo lavoro. Negli anni '20 e '30, l'amicizia con artisti come Gian Emilio Malerba e Margherita Sarfatti lo avvicinò al movimento "Novecento italiano", che cercava di rinnovare l'arte italiana attraverso il ritorno alla pittura figurativa e alla tradizione classica. Guido Cinotti lasciò un'eredità artistica di grande valore, nonostante la sua vita fosse segnata da momenti di difficoltà, come evidenziato dalla tragica scomparsa della figlia Mia Cinotti, anch'ella artista e storica dell'arte. Dopo la sua morte, molte delle sue opere rimasero non firmate e la loro autenticazione fu affidata agli amici Carlo Bazzi e Angiolo D'Andrea, su richiesta della vedova Cena. La sua arte continua a essere apprezzata e studiata, come dimostrano le mostre e le aste che ancora oggi celebrano il suo contributo al mondo dell'arte.
CARLA ACCARDI
FRANCO ANGELI
GIACOMO BALLA
ALIGHIERO BOETTI
AGOSTINO BONALUMI
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GIORGIO DE CHIRICO
FORTUNATO DEPERO
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