La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Giuseppe Cominetti ( Salasco 1882 - Roma 1930). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Giuseppe Cominetti è stato un pittore italiano nato a Salasco, provincia di Vercelli, il 28 ottobre 1882 e morto a Roma il 21 aprile 1930. Suo fratello, Gian Maria Cominetti, era uno scrittore e scrittore notevole. Giuseppe studiò fino al 1898 presso il Massimo D'Azeglio Lyceo di Torino e ricevette il suo primo addestramento all'Accademia Albertina di Torino. Nel 1902 si trasferì a Genova, dove entrò in contatto con Plinio Nomellini e con l’opera di Teofile-Alexandre Steinlen. Cominetti fa parte del Gruppo dei Nove e nel 1907 espone la sua opera "I conquestitori del sole" presso la Promotrice de Genova, che fu esposta anche nel 1909 al Salon d'Automne di Parigi. Durante questo periodo, si trasferisce e frequenta i circoli artistici di Montparnasse e Montmartre quartieri di Parigi. I suoi dipinti miscelavano temi simbolici e stili divisionisti. Dal 1903 al 1912 partecipa alla Promotrice de Genova. Nel 1909 si trasferisce a Parigi e espone al Salon d’Automne e firma il Manifesto Futurista de Marinetti. Il suo dipinto fu poi influenzato dal Fauvismo e dal Futurismo, e anche dal pittore di Gaetano Previati Scapigliatura. Durante la sua carriera, Cominetti dipinse opere notevoli come "Matrimonio" nel 1908, "Lussuria" nel 1910, "Strada a Montmartre" nel 1913, "Tango" nel 1914 e "L'Electricité" nel 1919. Durante la Prima Guerra Mondiale, in cui sostenne fortemente l’ingresso in Italia, lavorò come corrispondente. Cominetti morì a Roma nel 1930. Nonostante il suo talento e il suo contributo all’arte, Cominetti non fu ampiamente riconosciuto, soprattutto dopo la sua morte precoce a 48 anni. Ha trascorso gran parte della sua vita a Parigi, dove ha ottenuto il suo maggior successo. Giovanni Carandente, scrivendo su Cominetti nel catalogo della Quadriennale di Roma del 1959, sottolinea la sfortuna dell'artista e il suo ruolo di pioniere leader nel contesto artistico di Genova all'inizio del Novecento. Nel 2010 si è tenuta una mostra al Museo Borgogna di Vercelli con l’obiettivo di trasferire la sua figura tra artisti divisionisti e futuristici. In questa occasione, il museo ha acquisito una delle opere fondamentali dell'artista, "Le Forgeron", insieme a "L'Electricité". Cominetti si innamorò di Parigi e decise di stabilire la sua residenza lì. Nei suoi "Conquistatori del sole", l'innovativa modernità dell'immagine di Previati e delle sperimentazioni luminose, nonché la vicinanza a Nomellini, che aveva partecipato a dipinti con forte denuncia sociale ed era politicamente attivo. Cominetti insisteva sul "dramma della stanchezza immanente dell'uomo moderno", riflettendo la vitalità dei tempi nuovi e la tensione della vita nelle sue opere. La sua "Storia dell’art Italian" è stata acclamata come omaggio al divisionismo puntinista e alla luce serale che illumina le sue opere. Nonostante la breve adesione al movimento futuristico, Cominetti mantenne il proprio stile, influenzato dal cromatismo e dalla stilizzazione plastica del quadro Fauve. A Parigi, si è associato a numerosi espositori dell’avanguardia artistica e teatrale e si è dedicato alla scena, preparando una serie di schizzi teatrali. Il suo lavoro riflette un’arte di coinvolgimento ambientale e lo conduce ad un’attività predominante come scenografo nel suo ultimo periodo. Cominetti è stata una delle ispirazioni ispiratrici della manifattura ceramica albisolese "La Casa dell'Arte" e partecipa alla II Esposizione d'Arte Nazionale di Livorno. Egli ha anche mostrato interesse per la scultura e ha realizzato decorazioni uniche per i mobili nel suo studio parigino, che oggi è tenuto nelle mani dei suoi eredi. Insomma Giuseppe Cominetti era un artista che, pur non essendo conosciuto come altri del suo tempo, lasciava un’impronta significativa nell’arte divisionista e futurista, e la sua opera rimane testimonianza della sua ricerca di un’espressione artistica che rifletteva la dinamica e la tensione della vita moderna. w
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