La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Dante Conte ( Sampierdarena 1885 - 1919). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Dante Mosè Conte, nato a San Pier d'Arena il 27 febbraio 1885 e morto nella stessa località il 4 gennaio 1919, è stato un pittore italiano la cui vita e opera si sono svolte in un periodo di grandi trasformazioni sociali e artistiche. Figlio di un operaio dell'Ansaldo, Conte crebbe in una famiglia numerosa e umile, circostanza che influenzò profondamente la sua visione artistica e il suo impegno sociale. La sua formazione artistica iniziò presso il pittore Angelo Vernazza, per poi proseguire all'Accademia Ligustica di Belle Arti sotto la direzione di Alfredo Luxoro. Qui, Conte ebbe l'opportunità di studiare con Tullio Salvatore Quinzio, direttore della scuola di nudo e fratello del pittore Orazio Quinzio. Grazie a una borsa di studio, Conte trascorse cinque anni a Firenze presso l'Accademia di Belle Arti, dove fu seguito da Augusto Rivalta, titolare della classe di scultura. Questo periodo fiorentino fu cruciale per la sua formazione, permettendogli di immergersi nell'arte rinascimentale e di confrontarsi con le correnti artistiche contemporanee. Il desiderio di ampliare i propri orizzonti lo portò a Parigi, dove l'incontro con l'impressionismo e, in particolare, con l'opera di Cézanne, segnò una svolta nella sua carriera artistica. Conte abbracciò l'impressionismo, facendone il fulcro della sua ricerca pittorica. Un breve soggiorno a Londra gli offrì inoltre l'opportunità di eseguire ritratti, tra cui quello dell'ambasciatore Rolando Ricci, consolidando la sua reputazione come ritrattista. Tornato a Genova, Conte aprì uno studio, nonostante le difficoltà economiche. La sua produzione si concentrò su ritratti, figure popolari e paesaggi, espressioni di un profondo interesse per l'introspezione psicologica e per la vita quotidiana delle classi lavoratrici. La partecipazione alla Grande Guerra e la successiva morte per l'influenza spagnola nel 1919 interruppero prematuramente la sua carriera. Nonostante la breve vita, Dante Conte lasciò un'impronta significativa nel panorama artistico ligure e italiano. Le sue opere, caratterizzate da un uso magistrale del colore e da una forte carica emotiva, sono conservate in importanti collezioni pubbliche e private, tra cui la Galleria d'Arte Moderna di Genova Nervi e gli Ospedali Civili di Genova Sampierdarena. La sua arte, che si muoveva tra impressionismo e post-impressionismo, testimonia una ricerca costante di armonia e di verità, riflettendo le tensioni e le speranze di un'epoca in trasformazione. Le mostre postume e le ricerche dedicate hanno contribuito a riscoprire e valorizzare la figura di Dante Conte, artista sensibile e innovatore, capace di interpretare con originalità e profondità il suo tempo. La sua eredità artistica continua a essere oggetto di studio e di ammirazione, simbolo di un impegno civile e culturale che trova nell'arte uno strumento di riflessione e di cambiamento.
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