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Peter von Cornelius, nato il 23 settembre 1783 a Düsseldorf e deceduto il 6 marzo 1867 a Berlino, è stato un pittore tedesco, figura di spicco del movimento dei Nazareni. La sua vita e la sua opera hanno avuto un impatto significativo sulla rinascita della pittura a fresco in Germania nel XIX secolo. Cornelius iniziò la sua formazione artistica all'Accademia di Düsseldorf all'età di dodici anni. Dopo la morte del padre nel 1799, che era sovrintendente della galleria di Düsseldorf e professore all'accademia, Cornelius si trovò a dover sostenere la sua famiglia lavorando come ritrattista e illustratore. La sua carriera prese una svolta decisiva nel 1811, quando si trasferì a Roma e si unì al gruppo dei Nazareni, un'associazione di giovani pittori tedeschi guidati da Franz Pforr e Johann Friedrich Overbeck. I Nazareni erano noti per il loro rifiuto del neoclassicismo e per il loro desiderio di rinnovare la tradizione della pittura a fresco, ispirandosi all'arte del Rinascimento italiano e alla spiritualità del Medioevo. Durante il suo soggiorno a Roma, Cornelius lavorò a diversi progetti importanti, tra cui la decorazione della Casa Bartholdy e la Villa Massimo. Le sue opere di questo periodo mostrano l'influenza di artisti come Mantegna, Signorelli e Michelangelo, e sono caratterizzate da un forte senso drammatico e da un uso espressivo della linea. Nel 1819, Cornelius fu invitato a Monaco di Baviera dal principe ereditario bavarese, in seguito re Ludwig I, per decorare il nuovo museo di sculture classiche, la Glyptothek. Qui, Cornelius realizzò affreschi basati sulla mitologia classica, come "L'ira di Achille" e "Il ritorno di Ettore". Nel 1824 divenne direttore dell'Accademia di Monaco e continuò a influenzare l'arte tedesca attraverso il suo insegnamento e le sue opere. Il suo lavoro più noto è forse il "Giudizio Universale" (1829-1840), che occupa l'intera parete est della Ludwigskirche a Monaco. Quest'opera è notevole per la sua chiarezza e il suo scopo didattico, e riflette l'intelletto penetrante di Cornelius, che conferì sostanza ai suoi grandi quadri dogmatici e ordine alla loro composizione. Nel 1841, Cornelius fu chiamato a Berlino da Federico Guglielmo IV di Prussia, dove la sua occupazione principale fu la pianificazione di un vasto ciclo di affreschi (mai eseguiti) per le pareti di un cimitero, modellato sul Campo Santo di Pisa. Nonostante non fosse particolarmente abile con il pennello, Cornelius era in grado di concepire e progettare un soggetto con scopo magistrale. Sebbene avesse un occhio imperfetto per il colore, aveva una grande previsione mentale nel dirigere la scuola di pittura tedesca. Cornelius ha lasciato un'eredità duratura come uno dei principali maestri del romanticismo tedesco precoce. La sua ricerca di un linguaggio visivo nuovo e la sua capacità di creare immagini stilizzate hanno influenzato non solo i suoi contemporanei, ma anche l'arte europea del XIX secolo. Tra i suoi allievi si annoverano Karl Hermann, Wilhelm von Kaulbach e Adam Eberle. La sua vita e il suo lavoro hanno contribuito a rivolgere lo sguardo del mondo dell'arte verso Monaco e hanno avuto un effetto sul revival della pittura murale in Inghilterra e in altre nazioni europee.
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