La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Cherubino Cornienti ( Pavia 1816 - Milano 1860). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Cherubino Cornienti, nato a Pavia il 25 marzo 1816 e deceduto a Milano il 12 maggio 1860, è stato un esponente di spicco del Romanticismo italiano, la cui vita e opera si intrecciano strettamente con la storia artistica e culturale del suo tempo. Figlio di Luigi, un artigiano, e di Paola Marazzi, Cherubino seguì le orme del fratello Giuseppe, incisore e litografo, avvicinandosi al mondo dell'arte fin dalla giovane età. La sua formazione artistica ebbe inizio presso l'Accademia di Brera a Milano, dove fu ammesso all'età di soli 12 anni. La sua precoce ammissione all'Accademia testimonia non solo il suo innato talento, ma anche l'importanza di quest'istituzione nel panorama artistico dell'epoca. Nel 1835, Cornienti partecipò alla mostra annuale dell'Accademia, segnando l'inizio di una promettente carriera. L'anno successivo, insieme a Domenico Induno, vinse un prestigioso premio, consolidando la sua reputazione come artista di talento. Cornienti aprì uno studio a Milano insieme a Induno, Giuseppe Mongeri e Mauro Conconi, creando un ambiente di collaborazione e scambio artistico che avrebbe influenzato profondamente la sua opera. La sua carriera prese una svolta significativa quando l'Accademia di Belle Arti di Bologna lo nominò Professore di Pittura, offrendogli uno stipendio di 3500 Lire. Tuttavia, la sua vita fu tragicamente interrotta da una morte prematura a soli 44 anni, lasciando un vuoto nel mondo artistico milanese e italiano. Le opere di Cornienti spaziano dai ritratti, come quello di Felice Borroni (1838) e del Conte Gaetano Benaglia, Vescovo di Lodi (1839), a scene storiche e bibliche, come "L'addio di Paolo Erizzo alle figlie" (1842) e "I profughi di Praga" (1843). Il suo autoritratto del 1843, conservato nella Galleria di Villa Belgiojoso Bonaparte a Milano, offre uno sguardo intimo sull'artista, mentre la sua "Madonna con i Santi Carlo e Alessandro" (1845) dimostra la sua abilità nel genere sacro. Cornienti partecipò a numerose mostre, sia in Italia che all'estero, tra cui l'Esposizione Universale di Parigi del 1855 e diverse edizioni della mostra dell'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. La sua opera "Mosè svela la statua a Papa Paolo III" (1848) e "Il piccolo Mosè calpesta la corona del Faraone" (1853), esposta alla Pinacoteca di Brera, sono esempi emblematici del suo stile romantico, caratterizzato da un'intensa espressività e da un uso sapiente del colore e della luce. Nonostante la sua vita fosse segnata da una prematura scomparsa, l'eredità artistica di Cherubino Cornienti continua a vivere attraverso le sue opere, che rimangono testimonianza del suo contributo al Romanticismo italiano. La sua capacità di catturare l'essenza umana, insieme alla sua maestria tecnica, lo rendono una figura di rilievo nella storia dell'arte italiana del XIX secolo.
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