La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Demetrio Cosola ( San Sebastiano Po 1851 - Chivasso 1895). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Demetrio Cosola, nato il 22 settembre 1851 a San Sebastiano da Po, in Italia, è stato un pittore italiano che ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo dell'arte, nonostante la sua vita sia stata relativamente breve, terminando il 27 febbraio 1895 a causa di una polmonite. La sua carriera artistica è stata caratterizzata da un profondo impegno verso il verismo piemontese, un movimento che cercava di rappresentare la realtà senza abbellimenti, concentrandosi sulla vita quotidiana delle persone comuni. Cosola si trasferì con la sua famiglia a Chivasso all'età di sette anni, dove trascorse gran parte della sua vita, alternandola con soggiorni a Torino. La sua formazione artistica iniziò all'età di 18 anni, quando entrò a far parte dell'Accademia Albertina di Torino. Qui ebbe l'opportunità di studiare sotto la guida di maestri del calibro di Enrico Gamba, Andrea Gastaldi e Giovanni Tamone, e di stringere amicizia con Antonio Fontanesi, un altro insegnante dell'accademia. Nonostante un inizio di carriera segnato da una mancanza di successo, Cosola non si diede per vinto. La sua perseveranza lo portò a esporre le sue opere a partire dal 1873, e nel 1884 fece ritorno all'Accademia Albertina, questa volta come assistente di Gastaldi, e successivamente, dopo la morte di quest'ultimo nel 1889, di Pier Celestino Gilardi. La produzione artistica di Cosola fu notevolmente prolifica, considerando la sua vita breve. Creò circa 200 paesaggi, 200 ritratti e un centinaio di dipinti di altri generi. I suoi soggetti preferiti erano la natura e la vita quotidiana delle persone comuni, con una particolare attenzione per i bambini. Tra le sue opere più significative si ricordano "Al sole" (1884), purtroppo distrutta da un incendio nel 1997, "Il dettato" (1891), conservato nella Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino, "Dolori inattesi" (1895), in una collezione privata a Chivasso, e "La vaccinazione nelle campagne" (1894), esposta nel municipio di Chivasso. La sua opera "Il dettato" è particolarmente emblematica del suo stile e della sua attenzione verso i temi sociali. Questo dipinto rappresenta una scena di vita quotidiana in una scuola, evidenziando l'importanza dell'educazione e del ruolo dell'insegnante nella società dell'epoca. La scelta di soggetti come questo dimostra l'impegno di Cosola nel rappresentare la realtà senza filtri, in linea con i principi del verismo. Nonostante la sua morte prematura, Demetrio Cosola ha lasciato un'eredità duratura nel panorama artistico italiano. La sua capacità di catturare la bellezza e la complessità della vita quotidiana, insieme alla sua maestria tecnica, continuano a essere fonte di ispirazione per artisti e ammiratori dell'arte. La sua vita e la sua opera rimangono un esempio luminoso di come l'arte possa essere uno strumento potente per esplorare e comprendere la condizione umana.
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