La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Nino Costa ( Roma 1826 - Marina di Pisa 1903). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Giovanni Costa, comunemente noto come Nino Costa, è stato un pittore paesaggista italiano di spicco e rivoluzionario patriottico nato a Roma il 15 ottobre 1826. Figlio di Gioacchino Costa, originario di Santa Margherita Ligure, e Maria Chiappi, cresciuto in una famiglia ben adatta grazie alla fabbrica di filati di lana del padre. Fin da piccolo, Costa mostrò inclinazione all’arte, introdotta a 12 anni al pittore neoclassico Vincenzo Camuccini, che lo incoraggiò a lavorare dalla natura e a ciò che osservava attorno a lui. Costa ha studiato alla scuola gesuita di Montefiascone per cinque anni e, dopo la morte del padre, torna a Roma per frequentare il Collegio Bandinelli, dove Luigi Durantini gli insegna il disegno. Entrò poi nell’Accademia di San Luca, studiando sotto la tutela di Francesco Coghetti, Francesco Podesti e Filippo Agricola. Il suo impegno per la causa dell'unità italiana si manifesta quando combatté sotto gli ordini di Garibaldi nel 1848 e come volontario nella guerra del 1859. Nel 1870 Costa fu la prima a scalare il divario durante l'assalto a Roma vicino a Porta Pia. Durante questo periodo si stabilisce a Firenze, dove ha combattuto per l'indipendenza dell'arte delle tradizioni usurate e ha completato l'opera "Donne sulla spiaggia di Porto d'Anzio". Costa è stata evidenziata come pittore di paesaggi di notevole originalità, influenzando significativamente il ritorno alla profonda osservazione della natura. Le sue opere, soprattutto scene rustiche con pastori e bovini, ispirarono gli artisti del movimento Macchiaioli. Ha anche avuto molti seguaci inglesi e americani, come Elihu Vedder, Matthew Ridley Corbet e sua moglie Edith Corbet e Lord Carlisle. Fu anche strettamente associato alla scuola Corot e Barbizon, che incontrò durante una visita a Parigi. Nel 1853 creò un'amicizia permanente con il giovane Federico Leighton, che allora risiedeva a Roma. Dopo il sequestro di Porta Pia, Costa si trasferì a Roma e fino al 1877 ricoprì la carica di consigliere comunale per Trastevere, che gli permise di essere attivo nella vita artistica romana, organizzando varie mostre. Fondò nel 1878 il Circolo degli artisti italiani e collaborò con pubblicazioni come "Fanfulla della Domenica" e "Gazzetta d'Italia". Nel 1882 espone sessantotto opere alla Fine Art Society di Londra. Proseguì la sua attività associativa, portando alla fondazione della Scuola etrusca e poco dopo, insieme a colleghi che frequentavano il Caffè Greco, della società In Arte Libertas, che per la prima volta esposto nel 1886. Verso la fine della sua vita, per motivi di salute, la sua attività divenne meno intensa, anche se nel 1903 partecipa alla Biennale di Venezia. Giovanni Costa morì a Marina di Pisa il 31 gennaio 1903, lasciando un’eredità come uno dei più interessanti artisti italiani del XIX secolo.
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